Il cardinale Angelo Becciu, prefetto Congregazione Cause dei Santi, foto d'archivio Il cardinale Angelo Becciu, prefetto Congregazione Cause dei Santi, foto d'archivio 

Card. Becciu: “La santità è ancora oggi fonte di speranza"

La gioia di essere al servizio del Papa e di contribuire all’opera di evangelizzazione. Questa la missione della Congregazione delle Cause dei Santi riassunta dal Prefetto, cardinale Angelo Becciu, nell’omelia della celebrazione in occasione del cinquantesimo anniversario, questo pomeriggio in S. Pietro, presso l’Altare della Cattedra

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Un’incontenibile manifestazione di gioia per il cammino percorso all’interno della Chiesa e per quello che c’è ancora da percorrere: così esordisce nella sua omelia per la Messa in occasione del 50.mo anniversario della Congregazione delle Cause dei Santi, il suo Prefetto, card. Angelo Becciu, che ricopre questo ruolo dal primo settembre 2018. Una gioia ancor più grande perché la missione della Congregazione la inserisce direttamente nel cuore della Chiesa “che loda e serve Dio proprio con la santità dei suoi figli”.

La strada della santità è per tutti

“Le Beatificazioni e le Canonizzazioni ci dicono che è possibile per tutti percorrere la strada della santità”, afferma il cardinale Prefetto, ma a una condizione: che si rimanga strettamente uniti a Cristo. L’Anno liturgico, infatti, ci propone ogni giorno la memoria di diverse di queste figure, che fungono da esempio di come vivere pienamente la carità e di come amare e seguire Gesù nella vita quotidiana. “Una vita santa non è frutto principalmente del nostro sforzo, delle nostre azioni – avverte però il card. Becciu – ma è Dio che ci rende Santi, è l’azione dello Spirito Santo che ci anima dal di dentro, è la vita stessa di Cristo Risorto che ci è comunicata e che ci trasforma”. “La santità ha la sua radice ultima nella grazia battesimale – aggiunge – nell’essere inseriti nel Mistero pasquale di Cristo, con cui ci viene comunicato il suo Spirito, la sua vita di Risorto”.

I Santi, “campioni della vita cristiana”

Non passano mai di moda, i Santi, anche oggi, nelle parole del card. Becciu, “la santità continua a suscitare gioia e speranza”. Si tratta di veri e propri “campioni di vita cristiana” che proseguono a favorire rinascite spirituali e vere conversioni. Sono “il volto bello della Chiesa”, come li ha definiti lo stesso Papa Francesco nella Gaudete et exultate, ripresa nell’omelia dal porporato; figure nella cui vita cristianamente virtuosa, nella cui morte eroica e nelle cui opere possiamo contemplare “l’inesauribile fecondità del Vangelo”. I Santi sono tali perché si nutrono di Gesù pane di vita: “L’Eucaristia non nutre la vita del nostro corpo, ma nutre in noi la vita di Gesù risorto – spiega ancora il card. Becciu – è caparra di resurrezione. È la via della Resurrezione che Gesù ha percorso per primo” e consiste nel donare se stessi fino alla morte e proprio grazie a questo dono, vincere la morte. Proprio come i Santi, che siedono accanto a Gesù che ci precede nei cieli, perché su di Lui hanno saputo “modellare le propria vita, si sono uniti a Cristo nel vivere i suoi misteri, nel fare propri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri”.   

Il presente è possibile solo grazie al passato

Un ricordo “grato e orante” il Prefetto lo esprime anche a tutti coloro che negli anni hanno prestato il proprio lavoro e la propria opera al Dicastero che, nella forma e nella denominazione attuali, porta avanti la delicata missione “dello studio delle Cause di quei fedeli che sono stati più docili alla grazia divina”. Infatti nel “proporre una tipologia di santità alla venerazione del popolo cristiano – conclude il card. Becciu – la Chiesa annuncia la forza trasformante del Vangelo e mostra che la presenza di Cristo nel mondo è capace di trasfigurare le persone che hanno fede in Lui”. Una missione fondamentale, dunque, capace di scoprire il grande mosaico di santità che Dio va creando nella storia.

 

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08 maggio 2019, 17:30