Il Papa inaugura la Casa famiglia per disabili Il Papa inaugura la Casa famiglia per disabili 

Il card. Tagle: “Il Vangelo porta sempre buoni frutti”

Il porporato filippino ieri con Papa Francesco all’inaugurazione della Casa famiglia per disabili senza genitori durante la visita alla parrocchia romana di Tor de’ Schiavi: “La struttura è nata dopo la meditazione del brano evangelico del paralitico calato dal tetto e guarito da Gesù”

Federico Piana – Città del Vaticano

Uno dei momenti più toccanti della visita di ieri di Papa Francesco alla parrocchia romana del Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi è stata l’inaugurazione della ‘Casa della Gioia’. La casa famiglia accoglie numerosi disabili del quartiere i cui genitori non ci sono più o sono talmente anziani da non poter accudire i propri figli. E’ stata costruita scoperchiando il tetto della chiesa dal parroco, don Maurizio Mirilli, che davanti al Pontefice s’è commosso quando ha ricordato come all’inizio non sapesse come fare “per aiutare le mamme preoccupate di cosa sarebbe accaduto a quei ragazzi una volta venute a mancare. Piangevano, ed io non sapevo quale via d’uscita proporgli”.

La provvidenza ha operato tramite le pagine del Vangelo e le parole di un cardinale

Ecco allora entrare in campo la provvidenza. Che aveva il volto sorridente del cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo metropolita di Manila e presidente di Caritas Internationalis. Lo ricorda – tra lo stupefatto ed il divertito- lui stesso, voluto all’inaugurazione da don Maurizio Mirilli: “ Tre anni fa don Maurizio partecipò a dei ritiri spirituali che predicai ad un gruppo del clero romano. Il tema era la nuova evangelizzazione. Riflettendo sul brano del Vangelo dedicato alla guarigione del paralitico, i cui amici per condurlo da Gesù e farlo guarire scoperchiano il tetto e lo calano con il suo letto, dissi: san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco ci hanno chiesto di spalancare le porte ma questo brano del Vangelo ci chiede addirittura di scoperchiare i tetti per portare la gente a Gesù!”.

I semi del Vangelo danno sempre buoni frutti

Don Maurizio rimase talmente colpito da quelle parole che pensò al sottotetto della sua parrocchia: c’erano alcune stanze adibite a ripostiglio e sale per il catechismo. Perché, allora, non creare lì un centro d’accoglienza con l’aiuto di tutta la comunità parrocchiale? Ne parlò anche con il cardinale Tagle, il quale lo incoraggio. “E’ oggi – dice il porporato – sono felice di toccare con mano i frutti concreti di quella meditazione spirituale. Il Vangelo, se si vuole, porta sempre frutti. Dobbiamo essere pazienti e pregare molto. Questa casa famiglia è un segno attivo dell’amore di Dio”.

 

Ascolta l'intervista al card. Tagle

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07 maggio 2018, 12:15