Mons. Pizzaballa lava i piedi a sei frati della Custodia di Terra Santa Mons. Pizzaballa lava i piedi a sei frati della Custodia di Terra Santa 

Mons. Pizzaballa: in Terra Santa il Vangelo sia più forte della paura

Più di 200 presbiteri hanno preso parte alla Messa celebrata questa mattina nel Santo Sepolcro per il Giovedì Santo. Nella liturgia presieduta dall'amministratore apostolico del Patriarcato latino mons. Pierbattista Pizzaballa si è ricordata l'istituzione del sacerdozio ministeriale e la lavanda dei piedi di Gesù ai suoi discepoli durante l'Ultima Cena

Beatrice Guarrera - Gerusalemme

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A Gerusalemme, a causa dello Status quo, le norme che governano le celebrazioni liturgiche al Santo Sepolcro tra le confessioni cristiane, la Messa in Coena Domini e la Messa Crismale coincidono.

Nell'omelia mons. Pizzaballa ha parlato dell'ultima notte di Gesù, la notte del tradimento e del rinnegamento che divenne però "preludio della Pasqua". "Non abbiamo bisogno di troppa immaginazione per riconoscere che talvolta anche il nostro ministero sacerdotale e i nostri sforzi di pastori sembrano attraversare la notte. Difficoltà interiori ed esteriori, personali e delle nostre comunità, il clima sociale e politico sempre troppo teso e incerto, la violenza che spesso spaventa e blocca la vita e i progetti, la sensazione di sentirci impotenti e stranieri nella nostra terra e tra la gente, la fuga di tante famiglie cristiane e la paura di restare soli e isolati. Il Signore però ci propone una strada diversa". La morte, che è il luogo nel quale si condensano tutte le paure umane, è divenuta, grazie all’obbedienza al Padre e all’amore per i suoi amici, il luogo della liberazione e della vita, ha detto mons. Pizzaballa.

"Coraggio! Non permettiamo alla paura e alla rassegnazione di rallentare o fermare la corsa del Vangelo nella nostra Terra! - ha affermato l'amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme -. Continuiamo con gioia a distribuire a tutti il pane della vita! Insistiamo a costruire tra noi e con tutti, rapporti di relazioni fraterne e legami di comunione! Non c’è notte che l’amore non possa illuminare, non c’è fallimento che la Croce non possa trasformare, non c’è ferita che la Pasqua non possa trasfigurare"!

Ripetendo il gesto di amore di Gesù verso i suoi discepoli, mons. Pizzaballa ha lavato i piedi di sei seminaristi del Patriarcato latino e di sei frati francescani della Custodia di Terra Santa. I presbiteri hanno poi rinnovato pubblicamente le loro promesse sacerdotali e sono stati benedetti gli oli sacri. Al termine della celebrazione i sacerdoti, vestiti con paramenti bianchi, hanno portato in processione il Santissimo Sacramento, percorrendo per tre volte il giro intorno alla Sacra Edicola che contiene la Tomba di Cristo. Il Santissimo sacramento è stato collocato nel tabernacolo posto sul Sepolcro del Signore, ad indicare che il Signore, divenuto cibo, rimane vivo in mezzo a noi.

A Gerusalemme il Giovedì Santo continua con la celebrazione della Lavanda dei Piedi nel Cenacolo, presieduta dal Padre Custode, per poi passare in serata alla Basilica del Getsemani, dove verrà celebrata solennemente l'Ora Santa. Da lì partirà poi una processione nella notte per giungere fino a San Pietro in Gallicantu per fare memoria del tradimento di Pietro.
 

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29 marzo 2018, 13:52