In Polonia celebrazione Festa Nazionale Indipendenza In Polonia celebrazione Festa Nazionale Indipendenza 

Il Papa: la preghiera per le vittime di violenza incoraggi alla pace

Nei saluti al termine dell’udienza generale Francesco ricorda i morti delle guerre e cita San Giovanni Paolo II: essere veramente liberi significa "essere un 'uomo per gli altri'"

Debora Donnini – Città del Vaticano

E’ alla memoria dei morti nelle guerre, che si celebra oggi in alcuni Paesi, che va il pensiero di Francesco nei saluti ai fedeli di lingua francese al termine dell'udienza generale dedicata alla perseveranza nella preghiera. Lo sguardo del Papa interpella tutti: “Possa - dice - la nostra preghiera per tutte le vittime della violenza nel mondo incoraggiarci ad essere strumenti di pace e di riconciliazione”. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

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Essere liberi non è fare tutto ciò che piace

Le parole pace e riconciliazione rimandano, poi, al tema della libertà. Salutando i fedeli polacchi, il Papa ricorda che oggi nel loro Paese si celebra la Festa Nazionale dell’Indipendenza, riguadagnata - dopo 123 anni di spartizione e dominio straniero - nel 1918 in seguito alla Prima Guerra mondiale, come Seconda Repubblica di Polonia.

Mentre ringraziamo il Signore della storia per il dono della libertà nazionale e personale, viene in mente quanto San Giovanni Paolo II insegnava ai giovani: “Essere veramente liberi non significa affatto fare tutto ciò che mi piace, o ciò che ho voglia di fare. (…) Essere veramente liberi significa usare la propria libertà per ciò che è un vero bene. (…) Essere veramente liberi significa essere un uomo di retta coscienza, essere responsabile, essere un uomo «per gli altri»” (Lettera ai giovani, 13). Il Signore benedica tutti i polacchi, donando pace e prosperità!

 

San Martino, vescovo di Tours

Non manca, nei saluti agli spagnoli, un accenno al contesto creato dal Covid-19 quando Francesco menziona i momenti di difficoltà che tutta l’umanità sta vivendo. Mentre rivolgendosi ai fedeli di lingua italiana, il pensiero del Papa va alla memoria odierna di San Martino, vescovo di Tours. “Questo grande Pastore della Chiesa antica – sottolinea – si distinse per l’evangelica carità verso i poveri e gli emarginati. Il suo esempio insegni a ciascuno ad essere sempre più coraggioso nelle fede e generoso nella carità”.

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11 novembre 2020, 10:20