Argentina, Javier Milei eletto nuovo presidente
Vatican News
Javier Milei, economista ultraconservatore e leader della coalizione “La libertad avanza”, è il nuovo presidente eletto dell’Argentina. Al ballottaggio svoltosi ieri, domenica 19 novembre, Milei si è imposto con oltre il 56% dei voti sul candidato progressista e ministro dell’Economia, Sergio Massa, il quale ha accettato la sconfitta perché "Milei è il presidente scelto dalla maggioranza degli argentini per i prossimi quattro anni".
Nel programma politico del neo-capo dello Stato, che si autodefinisce "anarco-capitalista", ci sono soprattutto la “dollarizzazione” dell’economia e la fine di ogni assistenzialismo in favore dell’economia di mercato. "Oggi inizia la ricostruzione dell’Argentina", ha detto Milei subito dopo lo scrutinio dei voti, annunciando "cambiamenti drastici" in campo economico, perché "la situazione è critica" e "l’inflazione e la povertà sono problemi che hanno soluzione solo se abbracciamo le idee della libertà".
Oggi è previsto un incontro tra il presidente eletto e quello in carica, Alberto Fernández, per dare il via alla fase di transizione. L’insediamento ufficiale di Milei avverrà il 10 dicembre.
In queste ore al presidente eletto sono giunte le congratulazioni di diversi Paesi del continente americano: il capo della diplomazia Usa, Antony Blinken, ha affermato di essere ansioso di lavorare con l’Argentina "su priorità condivise", mentre il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, nonostante sia di schieramento politico opposto, ha sottolineato che il suo Paese "sarà sempre a disposizione per lavorare insieme con i fratelli argentini". Nettamente critico, invece, il capo di Stato della Colombia, Gustavo Petro, che ha definito la vittoria elettorale di Milei una "triste notizia per l’America Latina". Infine, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass, ha reso noto che la Russia desidera "un ulteriore sviluppo delle relazioni con l’Argentina".
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