Ucraina, la guerra del grano Ucraina, la guerra del grano 

Ucraina, attacchi russi ai porti del Danubio

Il porto e gli impianti di stoccaggio del grano nel sud della regione costiera ucraina di Odessa sono stati bersaglio di un attacco con droni da parte delle forze russe. Il ministero della Difesa polacco conferma lo sconfinamento nello spazio aereo del Paese di due elicotteri di Minsk che smentisce

Luca Collodi – Città del Vaticano

Attacchi di droni russi nella notte su Kyiv e su strutture portuali di Odessa, con l'allarme antiaereo scattato in un totale di cinque regioni ucraine. Danni ma nessuna vittima segnalata. Brevemente sospeso per cause ancora non rese note il traffico sul Ponte di Crimea.

Attacchi aerei

Un attacco di droni russi ha danneggiato nella notte le infrastrutture portuali e provocato incendi nel porto di Odessa, nel sud dell'Ucraina. A causa dell'attacco sono scoppiati incendi nelle strutture portuali e nelle infrastrutture industriali della zona ma non vengono segnalati feriti. I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione nella notte anche a Kiev Oltre dieci droni russi sono stati abbattuti dalle difese aeree ucraine, provocando la caduta di detriti che hanno causato danni materiali ma nessuna vittima.

La guerra del grano

Nelle ultime settimane, le forze russe hanno ripetutamente colpito i porti ucraini del Mar Nero, in particolare Odessa, da dove il grano ucraino veniva esportato nel resto del mondo. A seguito degli attacchi, un elevatore, capannoni per il grano, cisterne del terminal merci, magazzini e locali amministrativi sono stati danneggiati o distrutti. Questi bombardamenti sono iniziati dopo che la Russia, il 17 luglio, ha messo fine a un accordo, sotto l'egida dell'Onu e della Turchia, che aveva consentito l'esportazione di 33 milioni di tonnellate di cereali ucraini. Da allora i piccoli porti fluviali sul Danubio, nella regione di Odessa al confine con la Romania, sono diventati la principale via d'uscita per i prodotti agricoli ucraini. Ma anche questi porti sono ora obiettivi militari.

Romania e Polonia

I "continui attacchi della Russia alle infrastrutture civili ucraine sul Danubio, vicino alla Romania, sono inaccettabili", ha dichiarato il presidente rumeno Klaus Iohannis. "Si tratta di crimini di guerra che compromettono ulteriormente la capacita' dell'Ucraina di trasferire i suoi prodotti alimentari a chi ne ha bisogno in tutto il mondo, in collaborazione con la vicina Romania”.  La Polonia ha intanto inviato truppe al confine orientale dopo aver accusato la Bielorussia, il piu' stretto alleato di Mosca nella guerra in Ucraina, di violare il suo spazio aereo con elicotteri militari.
L'esercito bielorusso ha negato tale violazione e ha accusato la Polonia, membro della Nato, di aver inventato l'accusa per giustificare un rafforzamento delle sue truppe.

Le vittime civili

Le Nazioni Unite hanno registrato 143 civili ucraini morti e 605 feriti a luglio e le perdite totali dall'inizio dell'invasione della Russia ammontano a 9.369 morti e 16.646 feriti, sempre tra i civili.

 

 

 

 

 

 

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02 agosto 2023, 11:06