La mostra "Changes" arriva in Piazza San Pietro, 24 foto tra bellezza e distruzione
Vatican News
Un'interpretazione fotografica del Cantico delle Creature: da un lato, i contrasti degli effetti dei cambiamenti climatici; dall’altro, la speranza data dalle emozioni generate dall’opera creatrice di Dio. È quanto si propone la mostra fotografica Changes, che verrà ufficialmente inaugurata il prossimo 7 maggio, alle ore 12:30, in piazza San Pietro, tra le colonne antistanti il Braccio di Carlo Magno. La rassegna, maturata nell’ambito del progetto Emotions to Generate Change, sarà aperta al pubblico fino al prossimo 27 maggio. Curata da Lia e Marianna Beltrami, la mostra è stata realizzata insieme con il Dicastero per la Comunicazione, in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Centro di Alta Formazione Laudato Si’.
Le parole di San Francesco
Le parole del Cantico delle Creature di San Francesco accompagnano le 24 fotografie di Changes, con il riferimento all’esortazione apostolica Laudate Deum di Papa Francesco: “Ma, con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura. Al di là di questa possibilità, non c’è dubbio che l’impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie. Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti”. (LD2)
Contrasto tra la meraviglia del Creato e i cambiamenti climatici
Le foto selezionate e abbinate al componimento del Poverello di Assisi presentano un contrasto tra la bellezza e la meraviglia del Creato e la distruzione del cambiamento climatico, sia per il nostro ambiente sia per le popolazioni di tutto il mondo. Un invito, dunque, a riflettere sulle azioni da intraprendere per lodare Dio con la stessa forza di San Francesco in un tempo di crisi socio-ecologica. Il nome “Cambiamenti” si riferisce sia al cambiamento climatico e ai suoi impatti, che stiamo sperimentando con sempre maggiore intensità, sia alla sfida di cambiare il nostro sguardo e le nostre azioni, per poter dire davvero “Laudato sii, o mi Signore”.
I fotografi
Le foto, montate su supporti realizzati con il legno recuperato dopo la tempesta Vaia, nella Provincia autonoma di Trento, provengono da Borneo, Bangladesh, Togo, Etiopia, Amazzonia, Florida, Grecia, Italia, Islanda, Australia e Turchia. I fotografi in mostra sono: Neşe Arı, Raffaele Merler, Giampaolo Calzà, Franco Giovanazzi, Vassilis Ikoutas, Asaf Ud Daula, Sebastiano Rossitto, Ferran Paredes Rubio e Francesca Larrain.
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