Dal G7 più aiuti all'Ucraina contro l'avanzata russa
Giancarlo La Vella - Città del Vaticano
La soluzione del conflitto in Ucraina torna in evidenza nelle priorità della comunità internazionale. Se ne è parlato al vertice G7 iniziato nell’isola di Capri, sotto la presidenza italiana. Intanto sul terreno continuano gli attacchi russi. Le forze di difesa ucraine hanno annunciato di aver abbattuto 13 aerei senza pilota lanciati dalla Russia nell'attacco sferrato contro sette regioni ucraine nelle ultime ore.
G7: rimanere a fianco di Kyiv
Per quanto la reazione di Kyiv sia costante, l’ago della bilancia del conflitto sembra pendere a favore di Mosca. E oggi al G7 di Capri il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, è tornato a chiedere ai Paesi industrializzati la fornitura di Patriots e Samp, unici sistemi capaci di intercettare i missili balistici russi. Dai sette grandi del mondo la conferma del "pieno, condiviso e convinto sostegno all'Ucraina". Al centro della discussione anche il congelamento degli asset di Mosca che potrebbero essere usati a sostegno. "L'Ucraina non ha bisogno di parole, ma di più munizioni e difesa aerea", dice il presidente del Consiglio Europeo Michel. Parole confermate dall’Alto rappresentante europeo per gli Esteri Borrell: "Abbiamo sistemi antimissile, dobbiamo tirarli fuori dai magazzini e inviarli in Ucraina".
Zelensky: produrremo noi le armi
L'Ucraina cerca comuqnue di non dipendere militarmente solo dalle forniture di armamenti provenienti dall'occidente. Su Telegram, il presidente Volodomyr Zelensky ha detto che "la produzione propria di armi da parte dell'Ucraina è in costante crescita. Già questo mese produrremo per la prima volta dieci cannoni semoventi Bohdan e nel prossimo mese anche di più". Quanto alla situazione sul terreno Zelensky ha detto che nella penisola di Crimea "gli occupanti russi hanno subito perdite dolorose".
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