Elezioni presidenziali in Russia, scontri in vari seggi del Paese
Gianmarco Murroni - Città del Vaticano
Incidenti e scontri nella prima giornata di consultazione elettorale, ieri, in Russia, dove si vota, fino a domani, per l’elezione del nuovo presidente. A San Pietroburgo una donna ha lanciato una Molotov sul tetto di una scuola che ospita un seggio elettorale, mentre in altri cinque seggi di varie città, fra cui Mosca e Sochi, alcune persone hanno versato della vernice verde nelle urne. Si tratta di reati che nel Paese sono punibili fino a cinque anni di carcere. Gli incidenti più gravi, però, si sono verificati nelle zone dell'Ucraina attualmente sotto il controllo delle forze armate russe. In particolare, nella regione di Kherson la Commissione elettorale locale ha denunciato un attacco da parte di soldati ucraini nelle località di Kakhovka e Brilevka, dove ci sono stati alcuni feriti. Nella città di Shadovsk, invece, un ordigno è esploso in un bidone della spazzatura davanti a un seggio elettorale. Un morto e tre feriti si registrano anche nella città russa di Belgorod, non lontano dal confine, a causa di un bombardamento ucraino.
La risposta di Putin
"Kyiv sta attaccando con l'obiettivo di interrompere il voto per le elezioni presidenziali. Questi attacchi nemici non rimarranno impuniti", ha reagito duramente il presidente russo Vladimir Putin, precisando di essere “fiducioso che l’Ucraina non sarà in grado di interferire con i suoi attacchi il voto”. Dopo il primo giorno di votazioni, l’affluenza alle urne è stata del 36,09%. In diverse regioni avrebbe già superato il 50%. I due terzi degli elettori che hanno votato avrebbero scelto il voto elettronico, come ha fatto lo stesso Putin che ha preferito affidarsi all’opzione on line.
Attacchi su Odessa
Il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico russo di ieri su Odessa, intanto, è salito a 20 e il numero dei feriti a 73. Lo rende noto il presidente dell'Amministrazione statale della regione ucraina, Oleg Kiper, aggiungendo che più di 200 tra residenti e ospiti della città hanno donato il sangue per agevolare le operazioni sanitare. Il servizio statale di emergenza ha riferito, inoltre, che tra le vittime c'erano 8 loro dipendenti. Zelensky ha definito “assolutamente spregevole” il bombardamento su Odessa. “Hanno lanciato due missili, il secondo dei quali proprio mentre soccorritori e medici stavano arrivando sul luogo dell'attacco”, ha denunciato il presidente ucraino.
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