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VNS – BRASILE Giornata bambino non nato. Presidente vescovi: difendere la vita in ogni sua fase

VNS – BRASILE Giornata bambino non nato. Presidente vescovi: difendere la vita in ogni sua fase

(VNS) – 11ott21 – “La vita deve essere difesa in tutte le sue fasi: dalla prima, quella del concepimento, all'ultima, quando declina con la morte naturale”: così afferma Monsignor Walmor Oliveira de Azevedo, presidente della Conferenza episcopale del Brasile (Cnbb), in un messaggio per la “Giornata del bambino non nato”, celebrata l’8 ottobre. “Proteggere la vita significa essere contro l'aborto – spiega il presule - ma richiede anche una critica profetica della mancanza di politiche pubbliche e di altre dinamiche sociali che uccidono allo stesso modo”. In questo senso, “scenari e pratiche che minacciano l'esistenza di ogni persona devono preoccupare i cristiani – sottolinea il presidente della Cnbb - Questo disagio indica l'autenticità della fede celebrata, professata e testimoniata”, perché “dissociare l'esperienza della fede cristiana dall'impegno per la difesa di ogni persona, soprattutto dei più vulnerabili, è un rischio grave, una sorta di anestesia paralizzante”

Non basta quindi “difendere strenuamente solo una fase della vita, dimenticando, ignorando o tacendo i danni crudeli imposti a molte altre”, aggiunge ancora Monsignor de Azevedo, perché “la profezia cristiana ha una dimensione globale ed esige la difesa della vita in tutte le sue fasi”. È compito dei cristiani, quindi, “contribuire al riconoscimento, da parte della società, del fatto che tutti hanno il diritto di vivere con dignità”, contrastando “disuguaglianze e privilegi vergognosi” che pesano “sulle spalle dei poveri e dei diseredati”, insieme a “dispute e manipolazioni fratricide, omicide e femminicide”. Invece, ribadisce il presidente dei vescovi brasiliani, “il riconoscimento del fatto che la vita è un dono sacro porta ad un impegno per l'inviolabilità di tale dono di ogni persona, specialmente dei poveri e dei sofferenti”.

Non solo: l’Arcivescovo di Belo Horizonte sottolinea che “il riconoscimento del diritto alla vita, in tutte le sue fasi, è il fondamento sicuro che sostiene la convivenza umana e la comunità politica”. C'è quindi “una crescente urgenza, per i cristiani, di proclamare il Vangelo della vita”, disarmando “le trappole tese dall'avidità e dal profitto che, con le loro manipolazioni e falsità, ingabbiano i cittadini in una logica nociva allo sviluppo di una vita piena, ritardando sempre più il sogno di una società guidata dalla fratellanza universale”.

No, quindi a “cristiani ibernati in zone di comfort” – rimarca il presule – e sì, piuttosto, all’impegno in favore della vita dell’altro, “specialmente dei poveri e degli indifesi, per una società solidale e fraterna”, che sia in grado “allontanare la società dai vergognosi scenari della disuguaglianza sociale e di altri attacchi alla vita, dono inviolabile”. Da ricordare che la “Giornata del bambino non nato” rappresenta l’evento conclusivo della Settimana nazionale della vita, promossa dalla Cnbb. Quest’anno l’iniziativa, apertasi il 1.mo ottobre, si è svolta all’insegna del tema “Famiglia, santuario della vita”.

Vatican News Service – IP

11 ottobre 2021, 11:30