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VNS – UCRAINA 80 anni fa, il massacro di Babyn Yar. Shevchuk: riconoscere nel prossimo il nostro fratello

VNS – UCRAINA 80 anni fa, il massacro di Babyn Yar. Shevchuk: riconoscere nel prossimo il nostro fratello

(VNS) – 30set21 - 34mila ebrei, ma anche ucraini, rom e prigionieri di guerra: furono loro le vittime del massacro avvenuto tra il 29 e il 30 settembre 1941 nel burrone di Babyn Yar, alla periferia di Kiev, occupata dai nazisti. Ottanta anni dopo, l’Ucraina ricorda le vittime di quella strage che fu l’apice di uno sterminio capillare di ebrei, rom, prigionieri dell’Armata Rossa, pazienti di ospedali psichiatrici, ostaggi civili, patrioti ucraini e partigiani sovietici, tutti prigionieri del campo di concentramento di Syrets. Tra il 1941 e il 1943, furono 100mila i morti.

In loro ricordo, l’Istituto ucraino di memoria nazionale, il Babyn Yar Holocaust Memorial Center e l’Istituto di storia ucraina presso l'Accademia nazionale delle scienze, con il sostegno del Congresso mondiale degli ucraini, hanno organizzato una cerimonia di commemorazione che è iniziata ieri, 29 settembre, alle ore 10.00, con l'accensione simbolica di un falò che fino a questa sera rimarrà acceso vicino al monumento dedicato ai cittadini di Kiev e ai prigionieri di guerra massacrati.

Lo stesso luogo ha visto, ieri sera alle 20.30, la recita di una preghiera interreligiosa per tutte le vittime di Babyn Yar, guidata dal Rabbino capo dell’Ucraina e di Kiev, Moshe Reuven Asman, e dall’Arcivescovo maggiore di Kiev-Halyic, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk. Quest’ultimo, in particolare, ha invitato i presenti ad “ascoltare la voce delle vittime di Babyn Yar che gridano ancora al cielo e ai nostri cuori”.  “Questa è la voce dei nostri fratelli – ha aggiunto - perché prima di essere cristiani, ebrei, musulmani, ucraini o russi, noi siamo persone chiamate dal nostro Creatore a riconoscere nel prossimo il nostro fratello”.

Da ricordare che recentemente l’Ucraina ha istituito il 14 maggio come “Giornata della memoria degli ucraini che salvarono gli ebrei durante la seconda Guerra Mondiale”. Quest’anno la ricorrenza è stata celebrata per la prima volta, alla presenza dell’Arcivescovo maggiore Shevchuk, nonché dei rappresentanti del Consiglio Panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose, che riunisce cristiani di diverse confessioni, ebrei e musulmani.

La Giornata ha visto, in particolare, un momento di preghiera proprio a Babyn Yar, durante il quale l’Arcivescovo maggiore ha affermato: “Vogliamo trasformare in preghiera la voce del sangue versato qui. Gli ucraini che hanno salvato gli ebrei durante l’Olocausto della seconda Guerra Mondiale verranno, poi, chiamate in Ucraina e nel mondo ‘giusti tra le nazioni’". E questo, ha aggiunto Sua Beatitudine Shevchuk, è “un messaggio all’Ucraina e al mondo”, affinché ovunque si ricordino “le vittime di tutti i genocidi causati da regimi totalitari”.

Vatican News Service – IP

30 settembre 2021, 13:32