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VNS – SCOZIA Suicidio assistito. Parlamentari cattolici: proposta spaventosa, suicidio va prevenuto, non accompagnato

VNS – SCOZIA Suicidio assistito. Parlamentari cattolici: proposta spaventosa, suicidio va prevenuto, non accompagnato

(VNS) – 30set21 – 22 ottobre: è questa la data cruciale in cui la Camera dei Lord, nel Regno Unito, darà inizio alla discussione sul progetto di legge relativo al suicidio assistito. In tal modo, comincerà la seconda fase di un procedimento legislativo, avviato lo scorso maggio dalla Camera dei Comuni, che mira all’approvazione di una legge che “aiuta a morire”, presentata dalla baronessa Molly Meacher, presidente del gruppo a favore del suicidio assistito, “Dignity in Dying”. A poterne usufruire saranno gli adulti malati in stato terminale, sani di mente, che potranno scegliere come e dove porre fine alla loro vita, dopo aver ricevuto il nulla osta da due medici e ad un giudice dell’Alta Corte. Sulla questione si era già espresso, molto chiaramente, Monsignor John Sherrington, responsabile delle questioni sulla vita all’interno della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, il quale aveva deplorato la cultura dell’usa e getta dell’essere umano posta alla base del progetto normativo. “La vita è un dono da curare e preservare fino alla sua morte naturale”, aveva detto il presule in una nota del 9 settembre.

Ora, sulla stessa linea, si pone la Conferenza episcopale scozzese, attraverso una riflessione di Anthony Horan, direttore dell'Ufficio parlamentare cattolico locale: “Questa è la terza volta in poco più di un decennio – si legge nella nota – che al Parlamento scozzese viene chiesto di legalizzare il suicidio assistito. Nonostante gli argomenti di fondo non siano cambiati, ancora una volta ci troviamo di fronte alla spaventosa proposta che i medici siano legalmente autorizzati ad aiutare i pazienti ad uccidersi fornendo loro un cocktail letale di farmaci”.

Ricordando poi che, a causa della pandemia da Covid-19, “negli ultimi diciotto mesi la società è stata più orientata a proteggere i malati e i vulnerabili”, Horan evidenzia che, invece, “legalizzare il suicidio assistito va nella direzione opposta, ovvero finisce per mettere una pressione incommensurabile sulle spalle delle persone vulnerabili, comprese quelle con disabilità”. In tal modo, esse saranno spinte a “porre fine prematuramente alla loro vita, per paura di essere un peso finanziario, emotivo o assistenziale per gli altri”.

Al contempo, il parlamentare cattolico scozzese ribadisce la posizione della Chiesa, secondo la quale “una volta approvata una simile proposta, le sue estensioni e la conseguente cancellazione delle tutele e della salvaguardie sono inevitabili”, come di fatto è avvenuto “ovunque una legislazione simile sia stata approvata”. Il suicidio “va prevenuto, non assistito”, incalza Horan, invitando tutti i cattolici ad “impegnarsi con i rappresentanti eletti per metterli in guardia dai gravi pericoli di questa normativa e dalle conseguenze mortali e irreparabili della legalizzazione di questa pratica”.

Da ricordare, infine, che l’ultimo tentativo di legalizzare il suicidio assistito nel Regno Unito risale al 2015, quando la legge Marris venne sconfitta alla Camera dei Comuni, con 330 voti contro 118.

Vatican News Service – IP

30 settembre 2021, 11:05