VNS – IRLANDA NORD Abusi: diocesi di Dromore avvia piano di risarcimento per le vittime

VNS – IRLANDA NORD Abusi: diocesi di Dromore avvia piano di risarcimento per le vittime

(VNS) – 30set21 – Sono “scuse senza riserve” quelle che la diocesi di Dromore, in Irlanda del Nord, presenta alle vittime ed ai sopravvissuti agli abusi perpetrati da “qualsiasi sacerdote o rappresentante della Chiesa”. Scuse “per il dolore e i danni” provocati da un comportamento “ripugnante, imperdonabile e indifendibile” e in risposta al quale la diocesi annuncia, in un comunicato, di aver avviato “un piano di risarcimento per le vittime”: in sostanza, si farà il possibile per “aiutare a portare la guarigione ai sopravvissuti e a tutti coloro che sono stati colpiti da questi crimini vergognosi”.

Il piano di risarcimento, spiega la nota, è stato stabilito in seguito all’incontro tra l’Amministratore apostolico diocesano, l’Arcivescovo Eamon Martin, ed alcuni sopravvissuti, nonché “dopo aver esaminato le varie richieste legali esistenti contro la diocesi”. Di qui, il desiderio del presule di “facilitare un processo di risoluzione per consentire la fornitura di supporto finanziario e di altro tipo ai sopravvissuti, senza ulteriori ritardi”. Nello specifico, il piano si pone l’obiettivo di “garantire un processo incentrato sulle vittime e mira a fornire loro un riconoscimento e un risarcimento ragionevole, senza la necessità di lunghe indagini e controversie”.

Naturalmente, per risarcimento non si intende solo quello finanziario: il comunicato sottolinea che il progetto “include la possibilità di scuse personali da parte della diocesi e un servizio di consulenza”. Questo perché la Chiesa locale “è disposta a impegnare in questo piano qualsiasi risorsa di cui dispone ai fini del risarcimento, anche se ciò dovesse esaurire le risorse stesse”. Il progetto prenderà in esame tutte le richieste riguardanti minori di 18 anni e contenenti accuse di abusi sessuali, compreso l’adescamento, accompagnate o meno da abusi fisici o emotivi. Le richieste saranno quindi valutate da una Commissione indipendente, “nominata attraverso un processo indipendente gestito da un’organizzazione terza”.

Ogni richiesta verrà valutata a maggioranza. Il processo che ne seguirà sarà “paragonabile ad una mediazione”: esso infatti “sarà di natura informale”, ma comunque potrà “essere vincolante per le parti, nel caso in cui venga concordata una risoluzione”. Infine, il comunicato ricorda che l’Arcivescovo Martin si è impegnato a proseguire la sua opera pastorale nei confronti dei sopravvissuti, “rendendosi disponibile ad incontrare quelle vittime che desiderano condividere la loro storia con lui per considerare insieme altri modi in cui il loro dolore può essere riconosciuto e la loro guarigione accompagnata”.

Insieme al comunicato, è stato creato anche un apposito sito web (https://www.dromoreredress.org/) all’interno del quale le persone interessate possono trovare informazioni dettagliate su come si richiede, si applica e si svolge la richiesta di risarcimento e su quali siano le misure di tutela dei minori messe in atto dalla diocesi. “La diocesi di Dromore è impegnata in un percorso di giustizia, verità, guarigione e prevenzione degli abusi - si legge sulla pagina - L'eredità degli abusi non è limitata nel tempo. L'impatto sulle vittime e sui sopravvissuti è profondamente personale ed è portato in modo diverso da ciascuno”. Per questo, viene ribadito l’impegno a “non perdere di vista le persone coinvolte, né il loro percorso personale, né il dolore provato da chi sta loro vicino”. Rapidità e certezze sono dunque ciò che la diocesi vuole offrire alle vittime, in modo tale da ridurre anche “il trauma e lo stress causati dalla partecipazione a un processo legale contraddittorio”. Infine, si informa che il piano di risarcimento sarà aperto alla ricezione delle domande per due anni, ossia da ora al 29 settembre 2023.

Vatican News Service – IP

30 settembre 2021, 10:06