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VNS - RUSSIA Lettera pastorale ai cattolici di Mosca sul cammino sinodale: aprirsi al mondo e alle novità

VNS - RUSSIA Lettera pastorale ai cattolici dell'arcidiocesi di Mosca sul cammino sinodale: aprirsi al mondo e alle novità

(VNS), 29set21 - Camminare insieme nel cambiamento, uscendo dalle proprie “zone di conforto”, per aprire nuovi spazi di comunicazione e nuove opportunità di annuncio del Vangelo. È l’invito che monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca, e il vescovo ausiliare Nikolay Dubinin rivolgono ai fedeli dell’arcidiocesi in una Lettera pastorale per l’apertura dell’anno pastorale 2021-2022. Un anno speciale anche per la piccola comunità cattolica russa che si appresta anch’essa ad avviare il cammino sinodale proposto da Papa Francesco in vista del Sinodo generale dei vescovi del 2023 incentrato sul tema della sinodalità.

“La Chiesa – spiegano i due vescovi – si è sempre percepita primariamente, non come una struttura o un'istituzione, ma come una comunità di fedeli che camminano insieme a velocità diverse e, forse, a distanze diverse, ma con un unico obiettivo: essere salvati dall'amore di Cristo dalla schiavitù del peccato e della morte”. Quali che siano le difficoltà che si incontrano oggi, la strada da intraprendere resta dunque quella indicata dal Vescovo di Roma di continuare questo “cammino insieme”. Un cammino che deve avere come direzione il mondo a cui portare la Buona Novella di Cristo: questo mondo oggi non ha bisogno di una Chiesa chiusa nel suo “recinto”, ma di una comunità di fedeli in uscita capace di andare oltre ai suoi confini. Questo vale anche per la piccola Chiesa russa che “seppur piccola, è parte integrante di una società multinazionale e articolata”. Essa ha “il dovere di vedere la società come un terreno di dialogo, dove Cristo stesso può parlare attraverso le nostre labbra ai nostri contemporanei”. Questo, precisano i presuli, non significa “imporre le nostre dottrine, condurre battaglie verbali o cercare di attirare nuovi adepti nelle nostre file, ma trasmettere l'amore di Dio al mondo attraverso parole e atti di misericordia”.

La lettera si sofferma quindi sul cammino sinodale che sarà inaugurato il 9 e 10 ottobre a Roma e poi il 17 ottobre in ogni Chiesa locale. “Il senso di questo percorso -  ricordano i vescovi - è che ascoltando Dio e ascoltandosi a vicenda, in diversi gruppi e in diverse forme, si scopre ’come si realizza oggi, a diversi livelli quel ‘camminare insieme’ che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata e ‘quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale’”.  

Si tratta di un cammino non privo di difficoltà, come testimonia l’esito del confronto avviato di recente dall’arcidiocesi di Mosca per discutere sulla vita e sul futuro delle sue parrocchie, anche in riferimento al sistema di nomina dei parroci: “Alcuni vi hanno visto il segno di un vero risveglio della coscienza della religiosità e dell’unità. Altri hanno sentito insoddisfazione e delusione per il fatto che non tutti i voti si riflettessero nell’esito della discussione e non tutte le proposte potessero essere attuate. Ciò può dar luogo a diffidenza nei confronti del cammino sinodale che ci attende”.

Ma, avverte la lettera , il cambiamento che pure tanti auspicano perché insoddisfatti della situazione attuale “richiede sempre una via d’uscita dalla zona di comfort”. La novità può fare paura, perché “può incidere direttamente sulle nostre abitudini, sul nostro modo di vivere, sulle nostre idee su quello che è giusto” con la conseguenza che “la passività, la sfiducia, il sospetto, l’isolamento, le critiche acute prendono il sopravvento, si diffondono voci e pettegolezzi, sorgono ostilità, che talvolta raggiungono tendenze scismatiche”. “Ed è per fortificarci contro tali tentazioni – sottolineano monsignor Pezzi e monsignor Dubinin – che tutti noi – vescovi, sacerdoti, monaci, laici – abbiamo bisogno di imparare ad ascoltarci a vicenda con cuore aperto e umiltà, ascoltando insieme la voce dello Spirito che parla e agisce nelle circostanze concrete della nostra vita”.

Vatican News Service - LZ

29 settembre 2021, 19:30