VNS – GIORDANIA No dei media alla diffusione di messaggi di odio

VNS – GIORDANIA No dei media alla diffusione di messaggi di odio

 

VNS – 28set21 – Il terrorismo non è un prodotto della religione: è quanto ha affermato padre Rif'at Bader, direttore del Centro cattolico per gli studi e i media (CCSM) in Giordania, intervenuto ieri alla conferenza “Media contro l’odio” che si conclude oggi ad Amman. L’iniziativa, riferisce abouna.org, è stata pensata per continuare il percorso tracciato al Congresso dei media arabi per la fratellanza umana, che si è tenuto nel febbraio 2020 ad Abu Dhabi, e nel corso del quale è nato il “Codice etico dei media per la fratellanza umana”. Padre Bader ha spiegato che il terrorismo è invece frutto di incomprensioni dei testi religiosi, di politiche della fame, della povertà e dell’oppressione e ha rimarcato che i movimenti terroristici non vanno sostenuti con denaro, armi o pianificazioni o ancora con una copertura mediatica. Ha preso parte alla conferenza, organizzata dal Consiglio musulmano degli anziani e dal CCSM, Mohammad Momani, membro della Camera Alta del Parlamento giordano, che ha parlato delle sfide più importanti che attualmente la nazione, l’islam e la civiltà umana devono affrontare, ossia la diffusione di messaggi di odio e la mancanza dei valori della tolleranza e della pace. Momani ha ricordato inoltre che re Abdullah II ha sempre difeso i valori della religione, i musulmani e il loro patrimonio culturale in tutto il mondo, combattendo la diffusione dell’islamofobia nelle società non musulmane e ha aggiunto che la Giordania ha promosso diverse iniziative per diffondere la tolleranza, l’armonia, la fratellanza, la solidarietà e la cooperazione per mostrare la vera immagine dell’islam moderato e tollerante. Dal canto suo padre Bader ha aggiunto che il CCSM si è impegnato a diffondere uno spirito di gioia, solidarietà e ottimismo trasmettendo in streaming, durante i periodi di lockdown decisi a causa della pandemia di Covid-19, celebrazioni liturgiche da chiese vuote di persone ma piene di amore. “Gli strumenti di comunicazione possono fungere da mattoni per ponti d’amore e non da muri di segregazione, discriminazione e odio - ha evidenziato il direttore del CCSM -. Dobbiamo continuare a concentrare i nostri sforzi nell’ospitare conferenze e seminari che promuovano pratiche etiche dei media e i valori della pace all’interno dei media”. Il segretario generale del Consiglio musulmano degli anziani, Sultan Faisal Al-Rumaithi, ha parlato a sua volta degli sforzi che il Consiglio sta facendo per creare una coalizione dei media al fine di combattere l’incitamento all’odio e la discriminazione nei media arabi, di migliorare gli standard etici e di promuovere la dignità umana, in un’epoca segnata da migrazioni, sfollamenti, discriminazioni ed epidemie.

 

Vatican News Service - TC

28 settembre 2021, 19:05