VNS – TANZANIA #coronavirus: l’impegno dei vescovi per tutelare le persone con disabilità

VNS – TANZANIA #coronavirus: l’impegno dei vescovi per tutelare le persone con disabilità

(VNS) – 26set21 – Nessuno sia lasciato indietro: parte da questo principio l’iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale della Tanzania (Tec) in favore delle persone con disabilità, in particolare cieche e sorde. Un’iniziativa quanto mai necessaria in tempo di pandemia da Covid-19, durante il quale l’informazione in ambito igienico-sanitario deve raggiungere tutti, in modo capillare. “Vogliamo che tutti siano informati sul Covid-19 – spiega padre Charles Kitima, membro della Tec – perché dobbiamo andare avanti insieme, senza che nessuno resti indietro”. “Il Covid-19 non si sceglie, ma colpisce chiunque – continua il sacerdote – Quindi tutti devono sapere come proteggersi e proteggere gli altri”.

“La disabilità – ribadisce padre Kitima – non significa che una persona sia meno umana, anzi: essa ha il diritto di ottenere tutte le informazioni necessarie sulla pandemia e quindi farsi portavoce per gli altri”. “La Chiesa – aggiunge il sacerdote – valorizza sempre la vita umana, dono di Dio che grande valore e va rispettata”.

Nell’Arcidiocesi di Tabora, dunque, il 13 e il 14 settembre è stato organizzato un corso di formazione di due giorni, realizzato attraverso una partnership tra la Tec stessa e la Norwegian Church Aid, organizzazione umanitaria ed ecumenica norvegese con sede a Oslo. Destinato a vari gruppi di persone affette da disabilità, il progetto si è avvalso dell’aiuto di esperti del settore in grado di comunicare sia con il linguaggio dei segni, sia in Braille. Al termine dei lavori, i partecipanti hanno ricevuto mascherine e gel disinfettanti per difendersi il più possibile dal coronavirus nella vita quotidiana.

L’incontro di Tabora, tuttavia, è stato solo il primo di una serie: l’obiettivo della Tec, infatti, è quello di portare questo tipo di formazione in tutto il Paese, coinvolgendo più diocesi possibili. Uno traguardo al quale padre Kitima invita a collaborare anche il governo nazionale e le agenzie di sviluppo, affinché la consapevolezza e la conoscenza sul Covid-19 possano raggiungere più persone possibili ed aiutare, in particolar modo, quelle con maggiori difficoltà. Da ricordare che ad oggi, 26 settembre, la Tanzania ha fatto registrare 1.367 casi di coronavirus in totale, con oltre 50 decessi e 183 ricoverati, a fronte di una campagna di vaccinazione che sfiora solo lo 0,6 per cento dell’intera popolazione.

Vatican News Service – IP

27 settembre 2021, 13:22