VNS – REGNO UNITO-SCOZIA Dichiarazione multi-religiosa per la Cop26: uniti contro il cambiamento climatico

VNS – REGNO UNITO-SCOZIA Dichiarazione multi-religiosa per la Cop26: uniti contro il cambiamento climatico

(VNS), 21set21 - Leader religiosi britannici uniti per chiedere ai governanti del mondo la piena implementazione dell’Accordo di Parigi sul clima contro i cambiamenti climatici e i suoi effetti disastrosi. È l’appello contenuto nella “Glasgow Multi-Faith Declaration” , una dichiarazione congiunta sottoscritta da più di 50 rappresentanti delle principali religioni del Regno Unito in vista della Cop-26, il vertice Onu sul clima in programma a novembre a Glasgow, in Scozia. Tra i firmatari, monsignor John Arnold, responsabile per l’ambiente della Conferenza episcopale dell’Inghilterra e del Galles (Cbcew) e monsignor Brian McGee, presidente della commissione per il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale scozzese (Cbcs).

“Ricordiamo ai governi gli impegni presi a Parigi nel 2015 per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi e l'articolo 17 della Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani sulla protezione dell'ambiente, della biosfera e della biodiversità e  “li invitiamo a intraprendere le azioni urgenti necessarie per evitare le perdite, i danni e le migrazioni forzate causate dal cambiamento climatico”,  si legge nel testo, pubblicato in occasione della Climate Fringe Week, una settimana di incontri on-line organizzata in Scozia dal 18 al 26 settembre in vista della  Conferenza di novembre. L’auspicio espresso dai leader religiosi britannici è che i governi possano “lavorare insieme” e in collaborazione con altre organizzazioni per realizzare gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Europa per il 2050, in cui la lotta  al cambiamento climatico non è considerata solo come un'occasione per dare uno stop al consumo di combustibili fossili, ma anche “per ottenere aria e acqua più pulite; ridurre gli sprechi alimentari; assicurare una giusta ed equa condivisione delle risorse della terra” e per proteggere la salute degli habitat naturali “da cui dipende anche l’uomo”.

Da parte loro, i leader religiosi  ribadiscono l’impegno a rispondere a questa grande sfida, da un lato, attraverso la preghiera e la riflessione “per discernere come prendersi cura della terra e degli altri e incoraggiare le nostre rispettive comunità a fare lo stesso” e dall’altro, incoraggiando cambiamenti negli stili di vita individuali e collettivi nelle proprie rispettive comunità di fede ed esercitando pressioni sui governi e attori economici perché promuovano la transizione a un’economia più giusta, più verde, resiliente e a zero emissioni.

“Nonostante le nostre differenze dottrinali e politiche, sappiamo che dobbiamo cambiare per assicurare una qualità di vita che tutti possano condividere e che dobbiamo garantire la speranza a persone di ogni età e provenienza, comprese le generazioni future”, scrivono. L’auspicio è dunque che i governanti capiscano il ruolo vitale che sono chiamati a svolgere alle Cop-26 di Glasgow: “La nostra energia collettiva e le nostre preghiere saranno con coloro che lavorano per un esito positivo”, conclude la dichiarazione.

Vatican News Service – LZ

21 settembre 2021, 11:58