VNS – EL SALVADOR Ritirata proposta legalizzazione aborto, eutanasia, matrimonio egualitario: soddisfazione dei vescovi

VNS – EL SALVADOR Ritirata proposta legalizzazione aborto, eutanasia, matrimonio egualitario: soddisfazione dei vescovi

(VNS) – 21set21 – “Ho deciso di non proporre nessun tipo di riforma a nessun articolo che abbia a che fare con il diritto alla vita dal momento del concepimento, o con il matrimonio, mantenendo così solo il disegno originale tra un uomo e una donna, o con l'eutanasia”: con queste parole, venerdì scorso, il presidente de El Salvador, Nayib Bukele, ha annunciato di aver ritirato la proposta, elaborata dal suo governo, di modificare la Costituzione per legalizzare l’aborto, l’eutanasia e le unioni tra persone dello stesso sesso. In particolare, i punti del progetto normativo che sono stati ritirati riguardavano la definizione generica di “coniugi”, e non più “uomo e donna”, per il matrimonio; il riconoscimento del “diritto alla vita sia del nascituro che della donna incinta”, il quale apriva alla possibilità di abortire, cosa attualmente vietata nel Paese, e la possibilità di “morire con dignità”, ovvero l’introduzione delle pratiche eutanasiche.

Soddisfazione per la decisione del Capo dello Stato è stata espressa dai vescovi: nella sua omelia domenicale, Monsignor José Luis Escobar Alas, Arcivescovo di San Salvador, ha ringraziato il presidente per aver stabilito "di non riformare gli articoli della Costituzione che garantiscono la tutela della vita umana dal concepimento alla morte naturale" e di "difendere il rispetto del matrimonio come legame stabilito da Dio tra un uomo e una donna". Approvato ad ottobre 2020 dall’Assemblea legislativa nazionale, la riforma costituzionale istituisce anche l’acqua come bene pubblico e diritto umano: un punto sul quale si è soffermato anche Monsignor Escobar. "Siamo felici di sapere - ha detto - dell’impegno del governo per una Costituzione che includa il rispetto e la salvaguardia dei diritti umani fondamentali come il diritto all'acqua, all'aria pulita, all'istruzione, alla salute, all'alloggio, alla sicurezza, all'accesso alla tecnologia, a un salario e a una pensione dignitosi”.

Più critica, invece, la posizione del presule riguardo all’annunciata riforma del sistema giudiziario che prevede, tra le altre cose, il pensionamento forzato dei magistrati ultrasessantenni: "Non siamo contrari a un'epurazione del sistema giudiziario – ha detto l’Arcivescovo - ma essa deve essere fatta nel rispetto del giusto processo, senza colpire persone innocenti o buoni giudici”.  Ugualmente accorato l’appello del presule a proposito dei bitcoin: la settimana scorsa, infatti, El Salvador è diventato il primo Paese al mondo a utilizzare la cripto-valuta come moneta a corso legale a fianco al dollaro americano. Una decisione che ha scatenato manifestazioni di piazza, con migliaia di salvadoregni scesi in strada per esprimere il loro disaccordo su tale decisione. Disaccordo che Monsignor Escobar ha sostenuto, unendosi "alla preoccupazione e alla paura che vive una gran parte della cittadinanza a causa della mancanza di conoscenza di questo tipo di moneta e dell'impossibilità di maneggiarla".

“Ascoltare il popolo è importante – ha aggiunto l’Arcivescovo - poiché significa creare un beneficio per la grande maggioranza del nostro Paese, quella maggioranza rimasta emarginata e invisibile per secoli. Le leggi giuste sono quelle che Dio vuole a beneficio del popolo in ogni momento”. “La nostra nazione – ha ricordato ancora Monsignor Escobar – porta un nome divino che ci indica il cammino da seguire, il rispetto della vita umana, del diritto e della giustizia, l'amore per il nostro prossimo e la pratica dei valori del Regno di Dio". Perciò, ha concluso, "adempiere a questo è adempiere alla parola del Signore espressa nel Vangelo, cioè portare frutti e frutti in abbondanza".

Vatican News Service – IP  

21 settembre 2021, 10:20