VNS – KENYA Vescovi a favore della definizione di un trattato internazionale vincolante su imprese e diritti umani

VNS – KENYA Vescovi a favore della definizione di un trattato internazionale vincolante su imprese e diritti umani

(VNS), 15set21 - Il Governo si impegni concretamente per garantire una più equa distribuzione delle ricchezze del Paese e tuteli i diritti delle comunità locali contro gli abusi delle multinazionali. A chiederlo sono i vescovi del Kenya in vista della ripresa dei negoziati Onu per un trattato vincolante su Imprese e Diritti umani.  La sessione, prevista dal 25 al 29 novembre a Ginevra, sarà un’ulteriore tappa del processo avviato nel 2014 verso l’adozione di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante, necessario per superare l’attuale sistema basato su principi e codici di condotta di natura volontaria, che di fatto consente alle società transnazionali (le cosiddette Tnc) di eludere le giurisdizioni dei singoli Stati. Tra questi il Kenya, che come molti Paesi, ha introdotto diverse misure di liberalizzazione e di protezione a favore delle multinazionali per incoraggiare gli investimenti stranieri.

L’obiettivo dei negoziati è quindi, in concreto, di dotare la comunità internazionale di un trattato capace di garantire la protezione delle persone e delle comunità che si sono viste violate nelle loro libertà fondamentali e negli ecosistemi da cui dipendono. Un obiettivo pienamente condiviso dalla Conferenza episcopale keniana (Kccb) che ha indirizzato un messaggio alla Commissione parlamentare per l’ambiente e le risorse naturali (Departmental Committee of Environment and Natural Resource - Cern) riunita nei giorni scorsi a Nairobi per discutere la linea del governo keniano sui negoziati. Nel documento, firmato da monsignor John OballaOwaa, presidente della Commissione per lo sviluppo umano integrale della Kccb, si chiede ai parlamentari di premere sull’esecutivo perché sostenga il trattato vincolante in modo da limitare l’impunità di cui godono attualmente le Tnc.

Secondo i vescovi, un simile trattato beneficerà sia le comunità locali che gli investitori: le multinazionali, infatti “possono influenzare positivamente o negativamente il godimento dei diritti umani”. “L'esperienza del Kenya dimostra che con le loro attività le imprese possono violare e di fatto violano i diritti umani con casi di danni ambientali, sfollamenti, indennizzi irrisori e accaparramento di terre". Di qui l’esigenza di “politiche e legislazioni che tutelino l'interesse delle comunità”, che devono potere beneficiare “in maniera equa dei benefici dello sfruttamento delle proprie risorse naturali”,e che  garantiscano la responsabilità delle imprese  in caso di abusi.

Vatican News Service - LZ

15 settembre 2021, 17:24