VNS – ITALIA Caritas Italiana lancia una nuova raccolta fondi per aiutare il Libano ancora in difficoltà dopo l’esplosione dell’anno scorso

VNS – ITALIA Caritas Italiana lancia una nuova raccolta fondi per aiutare il Libano ancora in difficoltà dopo l’esplosione dell’anno scorso

 

VNS – 3ago21 – A un anno dall’esplosione nel porto di Beirut, in Libano, che ha provocato oltre 200 morti, sono più di 356mila le persone raggiunte dagli interventi di Caritas Libano e da altri organismi con cui Caritas Italiana ha attivato una collaborazione. A causa della deflagrazione, per ragioni ancora ignote, di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, quel 4 agosto 2020 sono rimaste ferite oltre 7mila persone e senza una casa circa 300mila. Da allora la situazione in Libano è precipitata, si legge in un comunicato di Caritas Italiana, e alla triplice crisi economica, politica e sociale si sono aggiunte le conseguenze della pandemia di Covid-19. Da ottobre 2019 la lira libanese ha perso il 90% del suo valore, il Pil è crollato dai 55 miliardi del 2018 ai 33 del 2020 e l’inflazione è schizzata a oltre il 100%. Il Paese non ha un governo dall’agosto dello scorso anno e lo stallo è ormai inaccettabile, aggiunge Caritas Italiana, considerato il dramma umano vissuto da centinaia di migliaia di libanesi per la grave situazione economica. Sempre più persone sono vittime della povertà estrema e della fame, ci sono oltre 3 milioni di poveri (su una popolazione di circa 6 milioni) e la metà è costituita da rifugiati siriani. Ora Caritas Italiana lancia un appello alla solidarietà per restare accanto alla Chiesa e alla popolazione libanese e per questo proseguirà la raccolta fondi destinata a “Emergenza Libano”. Sul portale www.caritas.it il dossier “Beirut un anno dopo” illustra la realtà attuale, ma anche gli interventi di Caritas Italiana, le azioni messe in campo dalla rete Caritas per rispondere alle crisi e il resoconto del seminario realizzato da Caritas Libano e Caritas Internationalis.

 

Fino ad ora, grazie allo stanziamento di 1 milione di euro della Conferenza Episcopale Italiana con fondi dell’otto per mille alla Chiesa Cattolica e altre offerte, Caritas Italiana sta sostenendo due distinti piani di intervento: il primo in risposta alle conseguenze dell’esplosione, il secondo relativo alla crisi socio-economica e dei rifugiati. Dall’agosto 2020 al giugno 2021 sono stati distribuiti 3.708 kit igienici, 7.712 kit alimentari, 242.145 pasti caldi. Inoltre 1.541 persone sono state assistite grazie a un primo soccorso psicologico, 509 feriti sono stati accompagnati in pronto soccorso, 71.999 medicinali sono stati distribuiti e sono stati effettuati 7.322 consulti medici. Infine sono state ristrutturate 1.282 case e 1 scuola primaria e secondaria; sono state poi ripristinate 19 attività commerciali e sostenute 2 scuole gestite dai salesiani con borse di studio per studenti di famiglie disoccupate ed altri aiuti. I programmi della Caritas sono tutt’ora in corso e dovrebbero concludersi a febbraio 2022, ma dato il persistere della crisi, proseguiranno con altre iniziative.

 

Vatican News Service - TC

 

 

03 agosto 2021, 20:20