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VNS - SRI LANKA Vescovi su crisi Covid-19 e sciopero degli insegnati: urgente riaprire le scuole e introdurre misure per i più poveri

VNS - SRI LANKA Vescovi su crisi Covid-19 e sciopero degli insegnati: urgente riaprire le scuole e introdurre misure per i più poveri

(VNS), 31lug21 - L’immediata riapertura delle scuole e misure per attenuare gli effetti del Covid-19 sulle fasce più povere della popolazione. A chiederle i vescovi dello Sri Lanka che intervengono così nel braccio di ferro in corso da quasi un mese tra il Governo e i sindacati degli insegnanti in sciopero contro una nuova legge sulle università e per ottenere aumenti salariali. Un’azione di protesta che penalizza le decine di migliaia di studenti srilankesi che non hanno un computer o accesso a Internet per continuare a studiare a casa. Ed è in loro nome che ha deciso di intervenire il presidente della Conferenza episcopale srilankese, Monsignor Winston S. Fernando, Vescovo di Badulla.

“I ragazzi hanno bisogno di non solo di imparare, ma anche di raggiungere un buono stato di salute emotiva, psicologica e spirituale, di interagire con i loro insegnanti, i loro compagni studenti e amici e di impegnarsi in attività extrascolastiche e sportive con i loro coetanei per raggiungere un equilibrio emotivo", afferma il presule in una nota.  Di qui l’appello al governo ad essere “più flessibile” e ad accettare di correggere le annose storture del sistema salariale “nell’interesse dei ragazzi”, perché, afferma, “dagli insegnanti dipende la formazione dei nostri futuri cittadini e leader” Agli insegnanti i vescovi chiedono di tornare a scuola “per amore dei ragazzi” loro affidati ricordando il loro “sacro dovere formare e plasmare i futuri cittadini”.

La nota si sofferma anche sul drammatico impatto sociale della pandemia del Covid-19. Pur esprimeno apprezzamento per la campagna vaccinale avviata dal Governo, i vescovi srilankesi ribadiscono l’urgenza di misure sociali più incisive per attenuare gli effetti negativi della pandemia sui settori più poveri della società: "Gli alti tassi di disoccupazione creeranno inevitabilmente povertà, malnutrizione e fame. Occorre quindi stabilire delle priorità e stanziare fondi per le cose più importanti non per progetti ambiziosi", sottolinea la nota.

Lo Sri Lanka è alle prese con la terza ondata del Covid-19 dallo scorso aprile, a causa della variante Delta diffusa dalla vicina India che ha fatto schizzare i nuovi casi a più di tremila al giorno nel Paese ai primi di giugno. La successiva riduzione della curva pandemica ha spinto il Governo di Colombo ad attenuare le restrizioni dopo due mesi di lockdown completo, ma le chiusure di quest’ultimo anno hanno avuto un impatto drammatico sulle attività economiche e sull’occupazione in un Paese che dipende in buona parte dal turismo.

Vatican News Service - LZ

31 luglio 2021, 12:24