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VNS – GIORDANIA La città di Salt diventa Patrimonio dell’Unesco. Padre Bader: modello di tolleranza e coesistenza interreligiosa

VNS – GIORDANIA La città di Salt diventa Patrimonio dell’Unesco. Padre Bader: modello di tolleranza e coesistenza interreligiosa

(VNS) – 30lug21 – “Luogo della tolleranza e dell’ospitalità civile”: con questa motivazione, la città di Salt, in Giordania, è stata iscritta dall’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura) nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità. Si tratta della sesta località del Paese a ricevere tale onorificenza; prima di Salt, era toccato ai tre siti archeologici di Petra, Amra e Umm Al Rassas, al deserto del Wadi Rum e a Betania oltre il Giordano, sito del battesimo di Gesù. Nota nell’antichità Gadara, Salt assunse la sua denominazione odierna nel Medioevo ed è la sede della prima parrocchia del Patriarcato Latino che fu fondata in Giordania dal Patriarca Vincent Bracco nel 1866.

All’epoca il territorio era affidato alla cura pastorale di padre Auguste de Actis, parroco di Nablus. Nel 1866, un operaio di Betlemme, che stava costruendo una casa per un uomo anziano a Salt, si ammalò. Padre de Actis visitò l'uomo e gli amministrò i sacramenti, stabilendo così buone rapporti con la gente del posto. In seguito a questo avvenimento, molti fedeli si unirono alla Chiesa cattolica e così, nello stesso anno, si formò la parrocchia di Salt. La struttura originaria si è poi ingrandita nel tempo fino a raggiungere, nel 1886, una chiesa più grande.

Come afferma padre Rifaat Bader, direttore del Centro cattolico per gli studi e i media in Giordania, “Salt come città della tolleranza riflette l'immagine giordana nel suo insieme, che è un modello di coesistenza tra cristiani e musulmani, solidali nel bene e nel male, in tutte le circostanze che il Paese ha vissuto negli ultimi decenni”. Gli fa eco Nayef Al Fayez, Ministro giordano del turismo e delle antichità, che afferma: "La città di Salt è tra le massime priorità della Giordania per il suo significato di mostrare le caratteristiche di tolleranza, coesistenza e cura sociale tra i suoi residenti". "La solidarietà sociale tra le famiglie locali e i suoi visitatori, così come l'assenza di quartieri separati su base religiosa – spiega ancora il Ministro - è una delle chiare caratteristiche della città". Infine, Al Fayez sottolinea che l'inclusione di Salt nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità sosterrà “una cultura della tolleranza e dell'armonia interreligiosa”.

Da ricordare che il riconoscimento di Salt è avvenuto il 27 luglio, in occasione della 44.ma sessione del Comitato Unesco per il Patrimonio mondiale, in programma in modalità virtuale da Fuzhou, in Cina, dal 16 al 31 luglio.

Vatican News Service – IP

30 luglio 2021, 17:23