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VNS - INDIA Chiesa nel Jharkhand smentisce di conversioni di massa in una scuola cattolica. Monsignor Mascarenhas: campagna contro i cristiani

VNS - INDIA Chiesa nel Jharkhand smentisce di conversioni di massa in una scuola cattolica. Monsignor Mascarenhas: campagna contro i cristiani

(VNS), 28lug21 - “Notizie false, che denotano malafede e che mirano a seminare odio e divisione nella società”. I vescovi dello Stato del Jharkhand, nell’India orientale, smentiscono le accuse rivolte alla Chiesa da alcuni organi di stampa locali di usare una scuola privata per promuovere conversioni di massa al cristianesimo. La St. Joseph School, questo il nome della scuola situata in un paesino nella diocesi Khunti, è un istituto privato costruito su un terreno ceduto tempo fa alla Chiesa da famiglie cattoliche tribali locali. È affidato a religiosi, anche se è in minima parte sovvenzionato dallo Stato. Tuttavia, secondo alcuni media cartacei e digitali dello Stato, sarebbe usata illegalmente per promuovere conversioni al cristianesimo.

Un comunicato della Chiesa locale dimostra l’infondatezza della notizia che tuttavia non è stata rettificata. “Abbiamo chiesto ai media coinvolti di scusarsi e di rimuovere il contenuto e se necessario chiederemo assistenza legale”, spiega all’agenzia Ucanews Monsignor Theodore Mascarenhas, Vescovo ausiliare di Ranchi ed ex Segretario generale della Conferenza episcopale indiana (Cbci), secondo il quale “alcuni gruppi di persone e media stanno conducendo una “inaccettabile campagna” per “offuscare l'immagine della Chiesa cattolica in Jharkhand”.  Il riferimento è alle accuse ricorrenti rivolte ai cristiani dagli ambienti induisti radicali di voler cercare di convertire gli indù, soprattutto tra le fasce più povere della popolazione, accuse che la Chiesa indiana ha sempre respinto con forza.   “La Chiesa cattolica pratica sempre l'amore e la pace e non crede nella politica del divide et impera e nella polarizzazione”, ha ribadito Monsignor Mascarenhas.

Il Jharkhand ha 1,4 milioni di cristiani su una popolazione totale di 33 milioni, in maggioranza tribali. Nel 2017 anche questo Stato indiano ha introdotto una nuova legge anti-conversione, che prevede fino a tre anni di carcere e il pagamento di una multa di 50mila rupie (pari a 800 dollari) per chiunque venga colto a convertire con la forza o con lusinghe e impone a chi desidera convertirsi l’obbligo di informare preventivamente le autorità locali. Leggi analoghe sono state introdotte anche in altri Stati indiani e sono state ripetutamente criticate dalla Chiesa in quanto, in pratica, vengono utilizzate per criminalizzare tutte le conversioni e prendono di mira in particolare le minoranze. I gruppi nazionalisti legati all'Hindutva, l’ideologia che predica un'India esclusivamente indù,  stanno facendo pressioni per introdurre una legge anti-conversione anche a livello federale. 

Vatican News Service - LZ

28 luglio 2021, 19:11