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VNS – BRASILE Giornata contro la tratta. Al via la seconda edizione della campagna dei vescovi “Quanto vale una vita?”

VNS – BRASILE Giornata contro la tratta. Al via la seconda edizione della campagna dei vescovi “Quanto vale una vita?” 

(VNS), 28lug21 - È partita anche quest’anno la campagna “Quanto vale una vita?”, l’iniziativa promossa dalla Chiesa brasiliana in occasione della Giornata mondiale contro la tratta. La campagna, giunta alla sua seconda edizione e che si tiene interamente on-line a causa della pandemia, è iniziata il 26 luglio e proseguirà fino a venerdì 30 luglio, data in cui si celebra la giornata.

Ad organizzarla Commissione pastorale speciale per la lotta alla tratta (Cepeeth) della Conferenza episcopale del Brasile (Cnbb), in collaborazione con la Rete ecclesiale pan-amazzonica (Repam), la Rete “Un Grido per la vita” della Conferenza dei religiosi brasiliani e con l’Associazione brasiliana per la difesa della donna e dell’infanzia. L’obiettivo – spiega il sito della Cnbb - è di mobilitare e sensibilizzare la Chiesa e la società brasiliana sulla piaga del traffico di esseri umani e della schiavitù. Durante questi cinque giorni saranno quindi proposti video, spot radiofonici e materiale informativo. Nel programma odierno una mobilitazione on-line dal titolo “Bambini e donne non sono merci” e un dibattito sul tema che sarà trasmesso questa sera sui social network della Cnbb e degli altri enti coinvolti nell’iniziativa.

Il tema della tratta sarà inoltre ricordato domani, nella giornata conclusiva della campagna “Amazoniza-te” (Amazzonizzati), l'iniziativa promossa dalla Commissione episcopale per l'Amazzonia in collaborazione con altre organizzazioni ecclesiali e della società civile per sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli che minacciano la vita in Amazzonia, i suoi territori e popolazioni.

Nella nota, la Cnbb sottolinea che “la tratta disumanizza e trasforma le persone in oggetti, privandole della loro dignità e libertà, due diritti essenziali”, sia essa finalizzata allo sfruttamento sessuale, alla riduzione in schiavitù, al commercio di organi o all’adozione illegale di minori. Le principali vittime di questo turpe traffico sono donne, bambini e adolescenti, per lo più reclutati a scopo di sfruttamento sessuale o per il lavoro forzato.  

Secondo Save the Children, oltre una vittima di tratta su 3 (34%) risulta essere minorenne e prevalentemente di genere femminile. Una percentuale che, pur riguardando i soli casi giudiziari accertati di un fenomeno ben più vasto, è più che triplicata negli ultimi 15 anni e che, con le conseguenze della pandemia del Covid-19, è destinata ad aumentare ulteriormente come conferma l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc).

La coordinatrice (Cepeeth)  Alessandra Miranda, spiega come la perdita di reddito, la disoccupazione e l'isolamento sociale causati dalla crisi sanitaria abbiano favorito le reti criminali del traffico di esseri umani, oltre ad ostacolare l'accesso alla giustizia. “La pandemia di Covid-19 ha creato condizioni che hanno aumentato il numero di persone vulnerabili alla tratta e alla schiavitù. In questo contesto - sottolinea - è molto importante promuovere la consapevolezza nella società e rafforzare la lotta contro questo tipo di violenza”.

Vatican News Service - LZ

28 luglio 2021, 14:24