VNS – COLOMBIA Vescovi: eutanasia offende dignità umana e corrode ordine sociale

VNS – COLOMBIA Vescovi: eutanasia offende dignità umana e corrode ordine sociale

(VNS) – 27lug21 – Con 6 voti a favore e 3 contrari, il 22 luglio la Corte Costituzionale della Colombia ha emesso la sentenza C-233/21 che estende l’eutanasia a quei pazienti che soffrono di una malattia incurabile o di una lesione che causa loro sofferenze intense. Ciò significa che, d’ora in poi, anche i malati non terminali potranno fare richiesta di pratiche eutanasiche. Sulla questione si pronuncia anche la Conferenza episcopale colombiana (Cec): con una nota diffusa ieri, 26 luglio, i vescovi propongono “alcune considerazioni, con l’obiettivo di contribuire al dialogo e al discernimento comune sui valori che dovrebbero guidare la società”.

In primo luogo, la Cec sottolinea che “le malattie gravi o le condizioni di vita terminali devono essere affrontate con profonda sensibilità e rispetto, perché sono situazioni dolorose, che mettono alla prova la persona nella sua integrità e che richiedono, come in nessun altro caso, l’esercizio della libertà personale e il sostegno della società”. Per questo, di fronte alle “fragilità e le vulnerabilità umane”, i vescovi richiamano alla “solidarietà”, perché “la cura reciproca può far scemare l’intenzione di sopprimere volontariamente la propria vita”.

Ma nella pratica tutto questo cosa comporta? La Cec lo spiega chiaramente con la parola “assistenza”, nel senso che bisogna assicurare “assistenza sanitaria” a chi soffre di patologie incurabili; assistenza “finanziaria e psico-sociale” alle loro famiglie; assistenza “medica” per l’adeguato trattamento del dolore e il rispetto della dignità umana ai singoli pazienti; assistenza “sociale” per promuovere “le virtù civiche” a tutti i livelli della società; ed infine assistenza “affettiva” ai più bisognosi. “Una comunità fraterna e solidale infatti – prosegue la nota – si realizza solo quando si è capaci di superare l’individualismo e di far convergere le nostre vite intorno ai valori comuni”. Se, invece, si concepisce l’autonomia umana come “un potere sovrano di determinazione”, allora non si potrà costruire un ordine sociale “in cui sentirsi veramente vicini”.

In quest’ottica, la Cec ribadisce che “l’eutanasia costituisce una grave offesa alla dignità della persona umana e favorisce la corrosione dei valori fondanti dell’ordine sociale”. Ampliare il suo raggio di attuazione, dunque, non significa “promuovere un presunto diritto”, bensì porre “in serio pericolo i più fragili e vulnerabili della nostra società, sui quali graverebbe il peso della possibile soppressione delle loro vite, provocando un forte condizionamento dell'esercizio della loro libertà”.

L’auspicio della Chiesa cattolica di Bogotà, infine, è che “si scoprano modi migliori per rispettare il diritto alla vita che ogni persona ha e per rafforzare i legami di amicizia sociale tra tutti i colombiani”.

Vatican News Service – IP

27 luglio 2021, 13:17