VNS – EUROPA Comece e Cec alla presidenza slovena dell’UE: la ripresa post-Covid non lasci indietro nessuno

VNS – EUROPA Comece e Cec alla presidenza slovena dell’UE: la ripresa post-Covid non lasci indietro nessuno

(VNS), 16lug21 - Il piano di ripresa post-Covid-19, la partecipazione delle Chiese alla Conferenza sul Futuro dell'Europa, le priorità della presidenza di turno slovena dell’Unione Europea che ha preso il via il 1.mo luglio. Sono stati questi, ieri, i temi al centro della riunione della delegazione ecumenica della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece) e della Conferenza delle Chiese europee (Cec) con Iztok Jarc, rappresentante permanente della Slovenia presso l’UE.

Durante l’incontro, che si è svolto on-line, la delegazione ha evidenziato l'importanza di promuovere una ripresa che sia incentrata sull'uomo, capace al contempo rafforzare la resilienza delle società europee contro le crisi future anche attraverso una politica sanitaria più coordinata a livello comunitario. In questo senso, è stata evidenziata in particolare la necessità di accompagnare la transizione ecologica e digitale che sono tra i punti cardine del piano europeo, con politiche sociali a favore delle categorie più vulnerabili e quindi di un approccio multidimensionale alla povertà. Questo per portare a un'Europa sociale forte che sia equa e inclusiva, come indicato dal Vertice UE di Porto dello scorso mese di maggio. Per la Comece e la Cec, un'attenzione particolare dovrebbe essere riservata in questo ambito alle politiche educative e culturali, al fine di favorire la coesione sociale, la solidarietà e la fratellanza in Europa. Sempre nella prospettiva di non lasciare indietro nessuno, è stata altresì ribadita la necessità di garantire un accesso universale ai vaccini anti-Covid-19, tema questo al centro di numerosi appelli anche della Santa Sede in questi mesi.

La delegazione ha inoltre espresso l’auspicio di una maggiore attenzione in questa fase di graduale ritorno alla normalità al rispetto del diritto fondamentale alla libertà religiosa, che in alcuni casi è stato messo in discussione durante la pandemia.

Un altro tema in primo piano durante la riunione è stato la partecipazione delle Chiese alla Conferenza sul futuro dell'Europa, l’iniziativa congiunta lanciata lo scorso mese di giugno dal Parlamento europeo, insieme al Consiglio e Commissione per ascoltare la voce dei cittadini europei e consentire loro di esprimersi sull’Europa che vogliono attraverso una serie di discussioni e dibattiti. Ribadendo l’importanza del coinvolgimento delle Chiese in questo processo, la Comece e la Cec esortano la Presidenza slovena dell'UE a incoraggiare in particolare la partecipazione dei giovani perché possano condividere i propri sogni e contribuire a plasmare l’Europa dei prossimi decenni.

Nell’esprimere apprezzamento per il programma della Presidenza slovena, focalizzato sull’impegno a rafforzare l’autonomia strategica dell'Europa, ma aperta alla cooperazione multilaterale e alla solidarietà e saldamente radicata nei valori e nei principi fondanti dell'UE, la Comece e la Cec hanno infine rimarcato la necessità di includere in tale processo una politica migratoria comunitaria che sia autenticamente umana.

Le riunioni con le Presidenze del Consiglio dell’Ue fanno parte di una tradizione di lunga data contemplata dall’articolo 17 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue) che prevede un dialogo regolare, aperto e trasparento tra le Chiese e le istituzioni europee.

Vatican News Service - LZ

16 luglio 2021, 13:38