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VNS – AUSTRIA Plenaria dei vescovi su cammino sinodale, Anno della famiglia, aborto e fine vita

VNS – AUSTRIA Plenaria dei vescovi su cammino sinodale, Anno della famiglia, aborto e fine vita

(VNS), 19giu21 - Il cammino di preparazione del Sinodo dei vescovi a Roma nel 2023 sul tema della sinodalità, l’Anno della famiglia-Amoris Laetitia indetto da Papa Francesco, il centenario della Caritas Austria, aborto e suicidio assistito, ma anche il ruolo delle donne nella Chiesa. Sono stati questi i temi centrali della sessione estiva della Conferenza episcopale austriaca (Öbk) svoltasi questa settimana nel santuario mariano nazionale di Mariazell.

In primo piano - come si legge sul sito dell'Öbk- il processo sinodale che sarà inaugurato il prossimo ottobre da Papa Francesco e che porterà al Sinodo mondiale del 2023 in Vaticano sul tema "Una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione". Si tratta, come è noto, del primo Sinodo “decentrato” che tra il 2021 e il 2023 coinvolgerà tutte le istanze della Chiesa prima a livello diocesano, quindi a livello continentale per arrivare alla grande assise mondiale dell’autunno 2023 a Roma. I vescovi austriaci hanno eletto il loro presidente, monsignor Franz Lackner, quale responsabile del processo sinodale delle varie diocesi dell’Austria. Sarà dunque lui ad accompagnare le consultazioni a nome della Conferenza episcopale e a fare da collegamento tra le diocesi austriache e la Segreteria del Sinodo. “Sinodalità significa camminare insieme in una direzione – scrivono i presuli – Si tratta di condividere apertamente e onestamente, ascoltarsi a vicenda e approfondire la preghiera comune per riconoscere ciò che Dio vuole dirci oggi”. Il loro invito a tutti i fedeli è dunque a partecipare attivamente a questo processo voluto da Papa Francesco. In questo contesto va letta anche la volontà manifestata dall'episcopato di promuovere il ruolo delle donne nella vita della Chiesa e la loro partecipazione nei processi decisionali, temi al centro di un colloquio tenuto dai presuli con alcune rappresentanti del mondo femminile cattolico nella prima giornata dell’assemblea.

Altro argomento centrale all’esame della riunione l’Anno della Famiglia-Amoris laetitia indetto Da Papa Francesco a 5 anni dalla pubblicazione dell'Esortazione apostolica post-sinodale. A questo proposito i vescovi hanno ribadito l’impegno della Chiesa a sostenere le famiglie e a incoraggiarle ad assumere “in modo ancora più consapevole” il loro ruolo vitale nella società, nella consapevolezza delle criticità esistenti in tante famiglie oggi, compresa la violenza domestica che la crisi del Covid-19 ha messo ancora più in evidenza. Come contributo a questo sostegno hanno deciso di rinnovare la preparazione delle coppie al matrimonio sacramentale. “Nel loro percorso personale verso le nozze – spiegano - vogliamo offrire agli sposi un buon accompagnamento nelle parrocchie e nelle comunità affinché possano sperimentare un sostegno rilevante e la gioia della fede in una comunità ecclesiale viva in questa importante fase della vita”.

All’esame dei presuli anche la questione del suicidio assistito e della cura nel fine vita, dopo la controversa sentenza la Corte costituzionale (VfGH) che l’11 dicembre scorso lo ha depenalizzato, e la cosiddetta “Relazione Matić" sulla salute sessuale e riproduttiva delle donne che sarà discussa dal Parlamento europeo il 23 giugno 2021, che definisce l’aborto come "diritto umano" fondamentale. Su questi due punti l’Episcopato ha ribadito ancora una volta la sua ferma posizione in difesa della vita dal concepimento alla morte naturale. In particolare sulla “Relazione Matić”, i vescovi condividono su tutta la linea le riserve espresse questa settimana dalla Commissione delle Conferenze episcopali dell'Unione Europea (Comece) che ha respinto la visione unilaterale sull’aborto esposta nel rapporto: l’aborto, sostengono, non può essere considerato un “servizio sanitario” e in gioco non sono solo i diritti della donna, ma anche quelli del nascituro.

L’assemblea ha inoltre offerto l’occasione per ricordare la preziosa opera affianco dei più deboli e vulnerabili svolta dalla Caritas Austria nel centenario della sua fondazione. Con le sue 1.600 istituzioni e 50mila volontari in tutto il Paese, affermano, la Caritas Austria è una “rete affidabile” di aiuto caratterizzata al contempo da compassione e competenza e l’Austria sarebbe “inconcepibile” senza di essa. Come gesto di solidarietà con tutte le persone che soffrono la fame alle quali si rivolge l’opera della Caritas, la Conferenza episcopale ha invitato tutte le parrocchie a fare suonare le campane il 30 luglio alle 15.00, nell’ora della morte di Gesù.

Infine, durante l’assemblea sono state confermate le nuove date della prossima visita ad limina dei vescovi austriaci posticipata a causa del Covid-19: la visita si terrà dal 29 novembre al 4 dicembre.

Vatican News Service - LZ

19 giugno 2021, 11:29