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VNS - FILIPPINE. Monsignor Pabillo (Manila): il Governo accetti inchiesta della Corte Penale Internazionale su guerra alla droga

VNS - FILIPPINE. Monsignor Pabillo (Manila): il Governo accetti inchiesta della Corte Penale Internazionale su guerra alla droga 

(VNS), 18giu21 - L’Amministratore apostolico di Manila, monsignor Broderick Pabillo saluta la richiesta presentata alla Corte Penale Internazionale (Cpi) di una indagine completa sulla “guerra alla droga” nelle Filippine. La richiesta è stata formulata questa settimana dal Procuratore capo uscente della Cpi , Fatou Bensouda, ed è stata prontamente respinta al mittente dal governo filippino che ha bollato il processo come “giuridicamente improprio”.

Secondo le organizzazioni nazionali per i diritti umani e le organizzazioni internazionali come Human Rights Watch e Amnesty International, sarebbero più di 30mila le vittime degli omicidi extra-giudiziali perpetrati dalle forze dell’ordine dall’inizio della sanguinosa campagna contro la droga lanciata dal presidente Rodrigo Duterte subito dopo la sua elezione nel 2016. I dati ufficiali parlano invece di appena 6mila morti. A provocare l’escalation sarebbe l’autorizzazione indiscriminata data dallo stesso Duterte a sparare sui sospetti in caso di pericolo per la vita di un poliziotto.

La campagna è stata più volte condannata anche dalla Chiesa filippina. La notizia della richiesta della Cpi  viene dunque accolta con favore da monsignor Pabillo, secondo il quale l’indagine è un passo importante per “fermare la cultura dell’impunità” nel Paese. “È uno sviluppo positivo perché se non ci sono crimini commessi, l'indagine lo dimostrerà", ha detto il presule citato dall’agenzia dei vescovi Cbcpnews. "Quello che vogliamo prevenire è la cultura dell'impunità in cui i funzionari di polizia possono fare quello che vogliono senza essere ritenuti responsabili". Il vescovo ha quindi sfidato Duterte ad affrontare le accuse: “Se non hanno fatto nulla di male, perché non si lasciano indagare? Perché non partecipano?".

L’indagine aprirebbe un nuovo contenzioso internazionale con il governo filippino e si scontrerebbe con il fatto che nel 2019 Manila ha ritirato l’adesione allo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale in risposta alla sua decisione di avviare un esame preliminare per verificare l’esistenza dei presupposti per procedere all’inchiesta. Secondo la Corte, tuttavia, essa conserverebbe la giurisdizione sui reati che si presume siano avvenuti nel Paese durante il periodo in cui era ancora tra gli Stati aderenti allo Statuto. Inoltre questi reati non sono soggetti a prescrizione.

Vatican News Service - LZ

18 giugno 2021, 15:27