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VNS – SENEGAL Vescovi: costruire un Paese di giustizia e di pace

VNS – SENEGAL Vescovi: costruire un Paese di giustizia e di pace

(VNS) – 11giu21- Il 20 novembre 1994, all’apice di una drammatica crisi nazionale, i vescovi del Senegal pubblicavano una storica Lettera pastorale, intitolata "Costruire insieme un Senegal di giustizia e di pace", in cui analizzavano il difficile contesto sociale, economico, morale e religioso vissuto dal Paese in quegli anni. Di fronte ad una povertà in crescita, all’erosione dei valori tradizionali, al rischio concreto di fondamentalismi ed emarginazione delle minoranze, i presuli invitavano tutti i senegalesi ad “una vera conversione sociale per divenire cittadini esemplari e promuovere il bene comune”. Forte anche il loro appello a restituire alla famiglia, “la prima scuola delle virtù sociali necessarie a qualsiasi società”, il suo pieno posto nel suo compito di educazione civica; a dare alla scuola il beneficio di una legislazione e di un aiuto finanziario adeguati; a fare del "rispetto reciproco e della ricerca del bene comune" i due requisiti per la legittimità dei partiti politici.

Infine, per il settore economico, i vescovi insistevano sull’autosufficienza alimentare del Paese e sullo sviluppo del mercato e della produzione locale. Ed ora, a più di 25 anni da quel documento che resta una pietra miliare della Chiesa di Dakar, la Conferenza episcopale nazionale ha organizzato a Thies un forum commemorativo: programmato già nel 2020, ma rinviato a causa della pandemia da Covid-19, l’evento si è concluso oggi, 11 giugno, dopo tre giorni di lavori.

L’intervento inaugurale è stato pronunciato da Monsignor Benjamin Ndiaye, Arcivescovo di Dakar, il quale ha sottolineato l’anelito del Senegal “ad uno sviluppo che integri anche i giovani, in termini di formazione, occupazione e sviluppo umano”. "È necessario che i giovani trovino negli anziani – ha sottolineato il presule - l'esempio e il sostegno di cui hanno bisogno, in un Paese disciplinato, organizzato, rispettoso delle leggi e dei regolamenti; un Paese con cittadini capaci di rispondere dei loro impegni nella società". Di qui, l’esortazione dell’Arcivescovo a promuovere “una gioventù che crede nel Senegal, nella sua cultura, nelle sue capacità, nei suoi valori e nella sua identità ".

Monsignor Ndiaye ha ribadito anche l’importanza del “contributo della Chiesa alla costruzione di un Senegal di giustizia e pace”, sulle orme di quanto fatto più di 25 anni fa da tutti i vescovi. “Speriamo che da questo forum – ha concluso – nasca una maggiore consapevolezza per una migliore convivenza sociale, basata sulla comunione, la fraternità, il rispetto e la promozione del bene comune”.

Al forum è intervenuto anche il Nunzio apostolico nel Paese, l’Arcivescovo Michael Wallace Banach, il quale ha ribadito che "la lotta per la giustizia e la partecipazione alla trasformazione della società appare come una dimensione costitutiva dell’evangelizzazione, missione principale della Chiesa". “Le sfide che il Senegal sta affrontando oggi – ha concluso – non sono estranee alla dinamica del Vangelo che, attraverso la potenza dello Spirito Santo, libera le persone dai loro peccati personali e dalle loro conseguenze nella vita sociale".

Vatican News Service -IP

11 giugno 2021, 19:27