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VNS – MOZAMBICO Conflitto a Cabo Delgado. Allarme diocesi di Pemba: rapiti centinaia di minori

VNS – MOZAMBICO Conflitto a Cabo Delgado. Allarme diocesi di Pemba: rapiti centinaia di minori

(VNS) – 10giu21- Oltre 2.500 vittime, più di 750mila sfollati e centinaia di rapimenti, la maggior parte dei quali ai danni di minori: questi i drammatici dati degli attacchi in atto dal 2017 nella Provincia di Cabo Delgado, in Mozambico. I violenti scontri armati, con l’infiltrazione di miliziani islamisti, mirano anche al controllo delle risorse naturali prenti nella regione. A denunciare la situazione, in un colloquio con la Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre”, è don Kwiriwi Fonseca, responsabile della comunicazione della diocesi di Pemba, nel nord del Paese. Secondo il sacerdote, i giovani vengono rapiti con uno scopo preciso: i ragazzi finiscono addestrati alle armi e costretti a combattere tra le fila degli estremisti, mentre le ragazze subiscono violenze e matrimoni forzati.

Tra le vittime di rapimenti, continua don Fonseca, ci sono anche alcune religiose, come Suor Eliane da Costa e Suor Inés Ramos, entrambe appartenenti alla Congregazione di San Giuseppe di Chambéry, che lo scorso anno sono state trattenute dai terroristi per 24 giorni. Con chi si oppone ai sequestri di persona, racconta il sacerdote, gli estremisti sono spietati: recentemente, nella città di Mucojo, una donna ha cercato di impedire il rapimento dei suoi tre figli di 14, 12 e 10 anni. I miliziani hanno quindi costretto la donna ed i tre ragazzi ad assistere all’omicidio del marito e di suo fratello.

Da ricordare che la drammatica situazione di Cabo Delgado sta particolarmente a cuore a Papa Francesco, il quale più volte ha lanciato appelli per la pacificazione della regione, come ad esempio nel Messaggio Urbi et Orbi del 12 aprile dello scorso anno, quando ha invitato a non dimenticare questa grave crisi umanitaria. Inoltre, ad agosto 2020, il Pontefice ha contattato telefonicamente l’allora vescovo di Pemba, Monsignor Luiz Fernando Lisboa, manifestando di nuovo il suo dolore e la sua vicinanza. Lo stesso presule è stato ricevuto in udienza il 19 dicembre 2020: nel corso del colloquio, Francesco ha espresso ancora una volta la sua solidarietà con la popolazione locale alla quale ha fatto poi pervenire un sostegno economico, in particolare per per coloro che sono stati costretti a sfollare.

Vatican News Service -IP

10 giugno 2021, 14:51