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VNS – ITALIA #coronavirus. Monitoraggio Caritas: nuove speranze per il territorio

VNS – ITALIA #coronavirus. Monitoraggio Caritas: nuove speranze per il territorio

(VNS) – 18mag21 – Esattamente un anno fa, il 18 maggio 2020, l’Italia entrava nella così detta “fase due” della pandemia da Covid-19, con una ripresa, seppur parziale, delle attività. A distanza di 12 mesi da quel giorno, mentre l’emergenza prosegue, con conseguenze pesanti a livello socio-economico, la Caritas Italiana ha realizzato un monitoraggio del territorio, in particolare per quanto riguardi i bisogni, le difficoltà, ma anche le speranze, in relazione al periodo settembre 2020 – marzo 2021. I dati emersi sono incoraggianti, informa una nota, perché dimostrano “l’attivazione di nuove forme di sostegno in favore di persone, famiglie e imprese”. Nei mesi presi in esame, le Caritas hanno infatti accompagnato 544.775 persone, delle quali il 53,7 donne e il 57,8 italiani. “Quasi una persona su quattro (24,4per cento) è un’nuovo povero’, cioè non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas – continua la nota - Si tratta di 132.717 persone in totale. In questo caso, l’incidenza degli italiani è ancora maggiore: il 60,4% dei nuovi poveri è infatti un connazionale”. Complessivamente, dal maggio 2020 ad oggi, in oltre un anno di pandemia, si sono rivolti alle Caritas 453.731 nuovi indigenti.

I bisogni inerenti alla sfera formativa e al disagio psico-sociale, che colpiscono soprattutto le donne e i giovani, sono quelli che emergono maggiormente: difficoltà legate al precariato lavorativo; persone/famiglie con difficoltà abitative; povertà educativa (abbandono, ritardo scolastico, difficoltà a seguire le lezioni,) disagio psico-sociale dei giovani. “Gli ambiti e i settori economici che hanno risentito maggiormente della crisi economica correlata al Covid – prosegue la nota - sono stati soprattutto quelli della ristorazione, segnalati dal 94 per cento delle Caritas diocesane, seguiti dal settore turistico-alberghiero (77,4 per cento). La maggioranza assoluta delle diocesi segnala anche la difficoltà degli esercizi commerciali e delle attività culturali, artistiche e dello spettacolo”.

“Un grande contributo è stato offerto complessivamente nel 2020 dagli oltre 93mila volontari operanti nei 6.780 servizi della rete Caritas, che hanno saputo dare un segno tangibile della presenza fraterna della Chiesa”, sottolinea ancora la nota, ricordando “le attività svolte da 407 giovani del servizio civile, che si sono resi disponibili ad offrire il loro aiuto in diversi servizi e opere ecclesiali”. La Chiesa, inoltre, si è fatta da “subito segno di una comunità presente, con esperienze di collaborazione sussidiaria con vari enti pubblici o del privato sociale”, nonché con altri organismi ecclesiali, come parrocchie, Centri di aiuto alla vita e gruppi Scout.

Vatican News Service – IP

18 maggio 2021, 13:21