VNS - AFRICA Appello dell’Amecea per il Tigray, in Etiopia: servono aiuti umanitari urgenti agli sfollati

VNS - AFRICA Appello dell’Amecea per il Tigray, in Etiopia: servono aiuti umanitari urgenti agli sfollati

(VNS), 15mag21 - Migliaia di morti, quasi due milioni di sfollati, 4,5 milioni di persone che necessitano di aiuti umanitari, 5mila minori separati dai loro genitori esposti ad abusi, quasi mille donne e ragazze vittime di violenza. Sono queste le cifre drammatiche della crisi umanitaria nel Tigray a sei mesi dall’inizio del conflitto armato scoppiato il 4 novembre scorso tra il governo etiopico guidato Abiy Ahmed Ali e le forze separatiste del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Fplt).

Di fronte a questo quadro, monsignor Charles Sampa Kasonde, vescovo di Solwezi, in Zambia, e presidente dell’Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa orientale (Amecea) ha rivolto alle Chiese membro un pressante appello alla solidarietà. "In condizioni così precarie, le comunità colpite hanno bisogno di cibo, farmaci, riparo, acqua, medicine e dispositivi igienici ", scrive nell'appello diffuso nei giorni scorsi al termine di una riunione della Commissione esecutiva dell'Associazione dedicata alla preparazione della sua prossima assemblea plenaria .

"Il conflitto nel Tigray ha colpito l'intera popolazione della regione” e "anche se la Chiesa etiopica, insieme alla Caritas, sta facendo il possibile" per assisterla con i limitati mezzi che ha a disposizione, “è sopraffatta” dalle crescenti richieste di aiuto, afferma monsignor Kasonde. Come già evidenziato in un precedente appello del vescovo dell’eparchia di Adigrat, monsignor Tesfaselassie Medhin, gli sfollati, compresi i rifugiati eritrei ospitati nei campi profughi nella regione, mancano di tutto: cibo, farmaci salvavita, acqua e altri servizi essenziali. Il presidente dell’Amecea si rivolge quindi ai vescovi dei nove Paesi membro dell’Associazione (che riunisce Eritrea, Etiopia, Kenya, Malawi, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Uganda e Zambia) affinché sostengano la diocesi tigrigna  inviando donazioni al segretariato dell’Amecea entro il 30 giugno.

L’emergenza umanitaria nel Tigray è particolarmente allarmante per i più vulnerabili. Secondo una recente denuncia di Save the Children, le Nazioni Unite hanno registrato quasi mille minori non accompagnati e oltre 4mila separati dalle loro famiglie che vivono in condizioni difficili e anche perisolose in campi informali. Molti non hanno adulti di riferimento e sono a rischio di abbandono e di abusi sessuali e fisici. Alcuni di questi bambini e adolescenti si sono separati dai loro genitori mentre fuggivano dai combattimenti. Altri li hanno persi a causa della violenza. Inoltre, da quando è iniziato il conflitto la violenza sessuale contro ragazze e donne è aumentata in modo esponenziale: negli ultimi due mesi più di 950 ragazze e donne hanno riferito di essere state violentate.

Vatican News Service - LZ

 

 

15 maggio 2021, 14:40