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VNS – VATICANO Urbańczyk: libertà di stampa è essenziale per promuovere democrazia e giustizia

VNS – VATICANO Urbańczyk: libertà di stampa è essenziale per promuovere democrazia e giustizia

(VNS) – 13mag21 – La stampa e i media sono strumenti necessari alla trasmissione di informazioni “trasparenti e reali” e pertanto la loro libertà “è una componente essenziale per promuovere i valori democratici e società più giuste”: lo ha detto stamani, 13 maggio, Monsignor Janusz Urbańczyk, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, con sede a Vienna), intervenendo alla 1313.ma riunione del Consiglio permanente dell’organizzazione stessa, incentrata sulla libertà dei mass-media. Partendo da un dato oggettivo, ovvero dal “numero preoccupante” di avvenimenti che “influenzano negativamente la libertà di stampa e la loro funzione essenziale” in tutta l’area dell’Osce, il rappresentante vaticano ha richiamato “il diritto degli individui a cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee, anche quando si tratta di questioni religiose e morali”.

Purtroppo, ha aggiunto, oggi questo non è sempre facile, tanto che si registrano “casi preoccupanti” in cui cristiani, ebrei, musulmani o esponenti di altre religioni vengono diffidati, con minacce ed intimidazioni, dall’esprimere in pubblico la loro opinione, “basata sulla fede”. E questo “impedisce loro di essere parte attiva della società”. Non solo: il presule ha sottolineato che “questa intolleranza passa attraverso accuse di praticare ‘discorsi di odio’, il che equivale ad equiparare il credo religioso all’odio e quindi a dipingere la religione come un problema”. Al contrario, ha ribadito l’Osservatore permanente, i media dovrebbero offrire “un’ampia gamma di punti di vista, compresa la prospettiva delle diverse religioni”, così da favorire “il libero scambio di idee e di opinioni” all’interno della società.

In quest’ottica, il presule ha esortato l’Osce ad impegnarsi per "considerare favorevolmente l'interesse delle comunità religiose a partecipare al dialogo pubblico, anche attraverso i mass media", incoraggiandone “l'inclusione nei dibattiti su iniziative legislative pertinenti". Allo stesso tempo, le stesse comunità religiose sono state invitate dal rappresentante vaticano ad esprimere il loro parere per contribuire “al dibattito sociale sulle questione attuali”, così da garantire “una maggiore ricchezza di punti vista nella società”, fornendo “prospettive alternative e morali”.

Un ulteriore richiamo, poi, il presule lo ha fatto alla responsabilità di ciascuno: “La libertà di espressione, come ogni diritto umano, è accompagnata da responsabilità che non possono essere ignorate”, soprattutto nei confronti dei minori, i quali vanno sempre protetti “con limiti rigorosi”. L’etica della comunicazione, infatti, pone al suo centro “la persona e la comunità umana”, nonché il loro “sviluppo integrale”. Di qui, l’appello di Monsignor Urbańczyk a fare “particolare attenzione ad Internet e ai social network”, in modo da evitare, “con un maggiore discernimento e con responsabilità”, la manipolazione delle notizie, la diffusione della disinformazione e il propagarsi delle fake news.

Infine, l’Osservatore permanente ha ribadito la necessità di “promuovere le pari opportunità per le donne che operano nel settore della comunicazione”, insieme alla tutela dei diritti di tutti i giornalisti, specialmente se di genere femminile, proteggendoli da “ogni tipo di violenza” per far “progredire la pace e la sicurezza globale”.

Vatican News Service – IP

13 maggio 2021, 12:55