VNS – AUSTRIA Istruzione. Monsignor Krautwaschl: urge riforma scolastica finalmente inclusiva

VNS – AUSTRIA Istruzione. Monsignor Krautwaschl: urge riforma scolastica finalmente inclusiva

(VNS) – 13mag21 – Imparare dall’esperienza del Covid per non escludere nessun bambino dall'educazione e offrire ai giovani, attraverso un’opportuna riforma del sistema scolastico, un ambiente in cui possano svilupparsi come esseri sociali nel miglior modo possibile. Questo l’appello che il vescovo di Graz, monsignor Wilhelm Krautwaschl, fa alle autorità attraverso il servizio di informazione Kathpress della Conferenza episcopale austriaca.

Il presule ha chiesto una riforma globale dell'educazione che non riguardi solo la tecnologia e l'istruzione, ma molto di più l'interazione sociale, i valori e la coesione, sottolineando che tutti i bambini devono essere accompagnati in questo viaggio educativo. “È necessario assicurare che nessuno sia escluso dall'educazione perché il nostro futuro dipende da un'educazione che abbia come contenuto la dignità dell'essere umano, che susciti curiosità e che trasmetta conoscenze aggiornate", ha spiegato il vescovo che è anche responsabile delle Questioni educative all’interno dell’Episcopato locale.

La pandemia ha stravolto il panorama dell'educazione e della formazione e secondo il vescovo è molto importante imparare dalle esperienze di questo periodo la lezione secondo cui l'educazione deve essere molto più che una semplice formazione, come viene richiesto con tanta veemenza dall'economia. "L'educazione in senso umanistico non significa solo sapersi destreggiare con i numeri, programmare o parlare perfettamente innumerevoli lingue e sapere molto – ha proseguito - l'educazione riflette anche uno sviluppo spirituale, morale ed estetico che permette all'uomo di contribuire al progresso di una comunità come essere sociale incorporato in essa".

Tale educazione, quindi, richiede una vera unione di valori caratterizzati da apprezzamento, fiducia, tolleranza, persino carità: "Come cristiani, siamo profondamente convinti che ogni essere umano è l'immagine di Dio e ha una dignità radicata in lui che conta prima di qualsiasi conquista", ha detto ancora.

Più che di progresso tecnologico, quindi, monsignor Krautwaschl chiede una "cultura educativa che affermi la vita e promuova le relazioni dall'asilo nido alla scuola materna e dalla primaria all'università, dall'educazione elementare all'educazione degli adulti per tutta la vita". Questo include dialoghi interdisciplinari e processi creativi "che possono innescare le innovazioni di cui la nostra economia ha urgente bisogno". Necessarie, ovviamente, anche iniziative per la protezione del Creato in linea con la Laudato Si’.

Il vescovo, inoltre, ha ricordato che Papa Francesco nell'ottobre 2020 ha chiesto un "patto mondiale per l'educazione". Questo patto educativo deve essere basato sull'"educazione alla fraternità" invece che sulla competizione tra individui. L'obiettivo è quello di rendere il mondo "più umano" attraverso un'educazione completa.

Il presule ha concluso citando le parole dei vescovi locali alla Pentecoste un anno fa, in cui si espressero in favore di una "normalità spiritualmente rinnovata" di cui dovevano far parte la gratitudine e l'umiltà così come la riconciliazione e la solidarietà, l'attenzione e la solidarietà, l'apprezzamento e la disponibilità ad imparare, l'attenzione e la determinazione, la gioia di vivere e la pazienza così come la fiducia e la confidenza. Oggi, appena un anno e mezzo dopo l'inizio della più grande crisi sociale degli ultimi decenni, ci sono i vaccini e una rinnovata normalità sta diventando sempre più una realtà: "Lottiamo con pazienza e insieme perché questa nuova realtà diventi anche spirituale, nell'educazione e in tutti gli altri settori della vita”.

Vatican News Service - RB

13 maggio 2021, 11:58