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VNS – CAMERUN 46° Plenaria vescovi su formazione dei giovani e Anno San Giuseppe

VNS – CAMERUN 46° Plenaria vescovi su formazione dei giovani e Anno San Giuseppe

(VNS) – 15apr21 – La formazione integrale dei giovani e lo speciale Anno San Giuseppe, in corso fino al prossimo 8 dicembre: sono questi i due temi principali all’esame della 46.ma Assemblea Plenaria della Conferenza episcopale del Camerun (Cec), apertasi il 13 aprile a Yaoundé, sotto la guida di Monsignor Abraham Komé, presidente dell’organismo. Riguardo al primo punto, i presuli hanno notato, “con sorpresa”, alcuni “atteggiamenti deleteri” assunti negli ultimi tempi dalle fasce più giovani della popolazione, in particolare a causa di un forte “legame con il mondo virtuale” che finisce per “corromperli”. Di qui, il richiamo ad “una maggiore vigilanza pastorale per preservare la gioventù da quei contatti tossici e pericolosi per la loro salute morale, fisica, intellettuale e spirituale”. Quanto all’Anno San Giuseppe, indetto da Papa Francesco per celebrare il 150.mo anniversario della proclamazione dello Sposo di Maria a Patrono della Chiesa universale, i vescovi hanno colto l’occasione per riflettere sul tema della “paternità responsabile” e per valutare su come “incidere nella coscienza collettiva del Paese, dando una dimensione nazionale all’importanza della salvaguardia della morale”.

Tra gli altri temi in agenda anche il rapporto tra la Chiesa e l’economia, soprattutto in termini di diritto sociale e del lavoro, “al fine di consentire la formazione di una nuova generazione di cristiani, in grado di costruire una Chiesa responsabile”. Prevista, inoltre, la valutazione dell’operato delle quattordici Commissioni episcopali: “Si tratta di esaminare la giustezza della loro azioni e di vedere, insieme, come proseguire nella costruzione del Regno di Dio”.

Infine, i presuli del Camerun hanno ricordato il cardinale Christian Wiyghan Tumi, arcivescovo emerito di Douala, morto il 3 aprile, all’età di 90 anni. Pastore dedito alla riconciliazione e allo sviluppo nazionale, nel 2019 aveva ricevuto il premio Nelson Mandela per aver promosso la pace e il rispetto dei diritti umani contro ogni discriminazione etnica e religiosa in Camerun. Un impegno citato anche da Papa Francesco, nel telegramma di cordoglio per la scomparsa del porporato: “Il Cardinale Tumi – ha affermato il Pontefice - ha lasciato un segno indimenticabile nella Chiesa e nella vita sociale e politica del suo Paese, impegnandosi sempre con coraggio nella difesa della democrazia e nella promozione dei diritti”.

Vatican News Service – IP

15 aprile 2021, 12:10