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VNS – ARGENTINA 60.mo della diocesi di Neuquén. Allarme della Chiesa per “un clima sociale esplosivo”

VNS – ARGENTINA 60.mo della diocesi di Neuquén. Allarme della Chiesa per “un clima sociale esplosivo”

(VNS) – 14apr21 - In occasione del 60.mo anniversario della creazione della diocesi di Neuquén, celebrato il 10 aprile scorso, la Chiesa, in una lettera indirizzata alla comunità e firmata dal vescovo, monsignor Fernando Croxatto, e dalle diverse pastorali docesane, ha presentato la difficile realtà vissuta dalla popolazione e chiesto alle autorità provinciali di aprire un dialogo affinché si riesca a trovare una soluzione ai conflitti “in maniera consensuale, pacifica, ragionevole, giusta e duratura”.

“Vediamo che l'attuale conflitto sociale impone un malessere sempre più inquietante – si legge nella lettera - che, dopo un anno di pandemia, ci parla di una realtà provinciale e nazionale molto preoccupante e ci chiama a metterci in gioco, segnalando le situazioni ingiuste che ci interpellano tutti”.

Nel testo, la Chiesa parla di “un clima sociale esplosivo” generato dalle carenze della sanità pubblica, sottoposta a sforzi sovrumani in questo tempo di pandemia; dal numero sempre maggiore di persone senza un tetto sopra la testa; dalle migliaia di ragazzi che non sono mai andati a scuola nell’ultimo anno; dalla mancanza di connettività nel Paese; dalla crescente disoccupazione; dalla mancanza di azioni concrete da parte dello Stato nella protezione dell’ambiente; e dall’aumento del costo della vita: aumento del prezzo degli affitti, dei prodotti alimentari e del carburante.   

Dinanzi alla gravità di tutte queste situazioni, la Chiesa ha dunque messo in guardia sulla gravità a sua volta delle conseguenze, “se non verranno prese decisioni ed eseguite con responsabilità, verità, trasparenza, reale volontà di dialogo, con giustizia e perché no, tempestivamente” da coloro che governano, che sono  “i primi e ultimi responsabili nel garantire il compimento di tutti i diritti”.

Grande, dunque, la preoccupazione che non ci sia una risposta adeguata da parte delle autorità a questa drammatica situazione che esige di essere affrontata. Il fatto che, secondo la Direzione Provinciale di Statistica e Censimento della Provincia di Neuquén, il 40,4% della popolazione sia povero (32,1% delle famiglie) e il 12,3% indigente (8,2% delle famiglie), riflette che qualcosa nelle politiche pubbliche non funziona e che esse non riescono a rispondere alle necessità della popolazione, allontanando “da quel regno di giustizia, equità, pace e amore a cui ci sfida il Vangelo di Cristo”.

La lettera si conclude, ricordando come l'impegno per il bene comune richieda convinzioni e sacrifici personali e comunitari, soprattutto da parte di chi “ha la possibilità, i mezzi, le risorse e le strutture per trovare soluzioni reali”; invita le autorità, come sottolineato anche da Papa Francesco, “a negoziare e quindi sviluppare canali concreti per la pace"; nonché esorta ad aiutare “a sostenere la speranza” che, come affermato sempre dal Papa, “è audacesa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l'orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa”.

Vatican News Service- AP

14 aprile 2021, 10:30