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Il libro del cardinale Comastri per riscoprire il vero senso del Natale

‘Prepara la culla: è Natale!’ è il titolo del testo della San Paolo Edizioni scritto dal porporato per aiutare a vivere le festività natalizie in modo autentico. “Per la ricorrenza – dice – programmiamo un’opera di misericordia e svuotiamo le nostre case invece di accumulare regali inutili”

Eugenio Bonanata – Città del Vaticano

Appello del cardinale Angelo Comastri in vista delle festività natalizie: “Per Natale, svuotiamo le nostre case invece di riempirle di regali inutili”, afferma presentando a Telepace il suo nuovo volume, pubblicato dalla San Paolo Edizioni, che s’intitola ‘Prepara la culla: è Natale!’. “Apriamo gli occhi”, esclama il porporato richiamando le parole di madre Teresa quando diceva che ‘Calcutta ce l’abbiamo a casa’. “Programmiamo un’opera di misericordia, asciughiamo una lacrima e sentiremo la presenza di Dio. Solo così il nostro cuore diventerà la culla di Betlemme”.

La famiglia, punto cardine della società

Questo, secondo il cardinale Comastri, è il vero Natale. Una visione che sembra essere messa in discussione da ciò succede attorno a noi. “È una festa meravigliosa – dice – ma rischia di essere sommersa da un anti-Natale tutto godereccio e vuoto che è l’esatto contrario del Natale”. Ciò che preoccupa maggiormente sono i continui attacchi alla famiglia che rappresenta il punto cardine della società, delle comunità e del nostro futuro. “Venendo in questo mondo – prosegue – Gesù non ha voluto nessuna ricchezza, non ha voluto fuochi d’artificio, ma soltanto una santa famiglia. Il messaggio è chiaro: la famiglia l’ha inventata Dio, non noi. E chi combatte la famiglia, combatte Dio creando dolori inimmaginabili”.

La follia della guerra

Il libro invita a considerare anche un’altra dimensione per affrontare in modo positivo il percorso verso il 25 dicembre. “Gesù – spiega ancora l’autore – ha scelto la povertà per dirci chiaramente che l’equazione ricchezza uguale felicità è un inganno, è una menzogna”. Non c’è alcuna relazione tra denaro e gioia. Anzi. È esattamente il contrario. E bisogna ricordarselo in questo contesto. Così come bisogna tenere bene in mente l’urgenza della pace richiamata dagli angeli che a Betlemme cantarono ‘Gloria a Dio a pace agli uomini’. Eppure – osserva Comastri – oggi assistiamo alla corsa agli armamenti nucleari da parte di tutti gli Stati del mondo. “È una follia! Come si fa a pensare alle armi nucleari? Se si utilizzassero non ci sarebbero né vincitori né vinti”. Sebbene perverso, questo orizzonte rappresenta le dinamiche geopolitiche contemporanee. Mentre dovrebbe spingerci con maggiore forza in direzione di Betlemme e di quel messaggio imperniato non solo sull’umiltà, ma anche sul realismo.

Un cambio di passo verso il vero Natale

L’auspicio di Comastri è dunque di un cambio di passo. “Ecco perché ho scritto questo libro, per ricordare qual è il vero senso del Natale”. E sarebbe certamente utile andare alla scuola dei santi per ristabilire le vere priorità della vita, conclude. Ancora una volta c’è il riferimento a Madre Teresa. Un esempio sempre presente nei pensieri e nel cuore del cardinale che cita san Francesco d’Assisi e la rievocazione del presepe di Greccio nella celebrazione del 1223, della quale l’anno prossimo ricorre l’ottavo centenario.

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08 dicembre 2022, 08:00