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Una nave da crociera sullo sfondo di Venezia Una nave da crociera sullo sfondo di Venezia

Czerny: sì a un turismo sostenibile e senza sfruttamenti

Nel messaggio per l’odierna Giornata Mondiale del Turismo, il prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale invita ad un cambio di rotta in nome di un’attività turistica sempre più equa e suggerisce di puntare al "turismo di prossimità" per apprezzare i "tesori di patrimonio, cucina, folklore, e persino spiritualità che le regioni vicine hanno da condividere"

Vatican News

La Chiesa guarda alla rinascita del turismo con gli occhi della speranza. In occasione dell’odierna Giornata Mondiale del Turismo 2022, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, in un messaggio a firma del suo prefetto, il cardinale Michael Czerny, invita a “Ripensare il turismo”, così come indicato dal tema della Giornata. Il turismo sicuramente è stato una delle “attività umane più gravemente colpite” dalla crisi dettata dalla pandemia, scrive il prefetto vaticano, ora può invece diventare uno “dei motori della ricostruzione di un mondo più giusto, sostenibile e integrale. La Chiesa, quindi, “guarda alla rinascita e al rinnovamento anche del turismo con gli occhi della speranza”, invitando a fare riferimento, per la ripartenza del turismo, a quei princìpi che hanno ispirato il Codice mondiale di Etica del Turismo, elementi fondamentali, si legge nel messaggio, “per la costruzione di fraternità e amicizia sociale, ma soprattutto per il servizio ad uno sviluppo umano integrale”.

Il richiamo ai cristiani

Urge un cambio di rotta, è l’indicazione di Czerny, per saper “uscire migliori da una crisi che ha rivelato tante diseguaglianze e ingiustizie”, per questo “l’attività turistica va svolta secondo princìpi di equità e di trasformazione sociale”. Di qui la vicinanza agli operatori del settore turistico “che già agiscono secondo una retta coscienza” e hanno costruito professionalità e vite “attorno all’accoglienza”. Nel messaggio si fa, quindi, riferimento a quegli imprenditori attenti “ai più vulnerabili e alle lavoratrici e lavoratori esposti a sfruttamento, in particolare al personale stagionale che compie mansioni più umili a servizio dei turisti”. Il richiamo ai cristiani è quindi quello di “fare alleanza con tutte le donne e gli uomini di buona volontà, perché questo deve cambiare”.

Ripensare il turismo

Per la ripartenza è necessario calcolare l’impatto che il turismo ha sull’ambiente, un dato “molto rilevante”, secondo il porporato. Ad oggi, dice, è diventata quanto mai evidente la necessità di “puntare al turismo di prossimità: sapersi guardare attorno, riconoscere e apprezzare i tesori di patrimonio, cucina, folklore, e persino spiritualità che le regioni vicine hanno da condividere”. Per questo le politiche locali oggi possono essere ripensate “in termini di ospitalità e di qualità della vita per gli abitanti storici, i nuovi venuti, i vicini più prossimi”. Un turismo maggiormente sostenibile dovrà anche essere ricalibrato, sottolinea il capo dicastero, “nella direzione di un corretto rapporto tra esseri umani e creato”, poiché la sostenibilità del turismo si misura anche “nell’impatto sulla biodiversità degli ecosistemi naturali e sociali”, perché “tutela della biodiversità e stupore davanti alle meraviglie del creato devono convivere nel turismo ‘ripensato’”. Di fronte alle resistenze di segno opposto, che favoriscono il ridursi degli spazi di inclusione e la standardizzazione dei contenuti, bisogna opporre un turismo che abbia sempre presente la “visione integrale della persona”, che non è, spiega ancora il cardinale Czerny citando Papa Francesco, una teoria, ma “un modo di vivere e di agire”, nell’incontro con una cultura diversa, con la sua storia e con i valori che custodisce, arrivando a rigenerare una comunità, “favorendo il dialogo tra linguaggi culturali locali e stili di vita dei visitatori”.

Tenere accesa la fiaccola della speranza

La Chiesa cattolica, osserva il cardinale Czerny, “tiene molto a promuovere questa rinnovata visione del turismo, nell’ottica dello sviluppo umano integrale”. Una metodologia di ascolto e partecipazione è rappresentata dal processo sinodale, che potrà portare “anche nella società civile e nelle organizzazioni economiche, una maggiore attitudine alla composizione di interessi e punti di vista contrastanti”. Le odierne sfide verranno affrontare durante i lavori dell’VIII Congresso Mondiale della Pastorale del Turismo, a Santiago di Compostela dal 5 all´8 ottobre 2022, evento dal titolo Turismo e pellegrinaggi: cammini di speranza. “Guardiamo con speranza alla vivacità del settore a tutte le persone coinvolte e a coloro che ne hanno responsabilità”, è l’invito del cardinale Czerny che, riprendendo le parole del Papa, incoraggia tutti a “tenere accesa la fiaccola della speranza”.

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27 settembre 2022, 13:24