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Discorso di apertura di Zbigniew Rau, Presidente in carica dell'OSCE e Ministro degli Affari Esteri della Polonia Discorso di apertura di Zbigniew Rau, Presidente in carica dell'OSCE e Ministro degli Affari Esteri della Polonia 

Urbańczyk: cambiare i sistemi energetici è un investimento a lungo termine

L’intervento del rappresentante permanente della Santa Sede presso l’Osce, durante la sessione di apertura della seconda riunione preparatoria del 30.mo Forum economico e ambientale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, che si tiene a Łódź il 23 e 24 maggio, allo scopo di lavorare insieme per ripensare un futuro più sicuro, equo e sostenibile

Anna Poce – Città del Vaticano

“Trarre vantaggio dalle tecnologie emergenti per abbandonare i combustibili fossili e passare a un'energia rinnovabile e sostenibile, garantendo al contempo la sostenibilità umana”. Queste le parole pronunciate da monsignor Urbańczyk, oggi, nel corso della seconda riunione preparatoria del 30.mo Forum economico e ambientale dell’Osce a Łódź, sul tema "Promozione della sicurezza e della stabilità nell'area dell'Osce attraverso una ripresa economica sostenibile dalla pandemia di Covid-19”. Incontro organizzato dalla presidenza polacca e dall'Ufficio del Coordinatore delle Attività Economiche e Ambientali dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

La guerra ha cambiato il panorama della sicurezza

Il rappresentante della Santa Sede ha osservato quanto il panorama della sicurezza in Europa sia cambiato purtroppo dalla prima riunione preparatoria del 30.mo Forum, tenutasi lo scorso febbraio. “Lo scoppio della guerra in Ucraina – ha sottolineato - ha provocato una nuova crisi di sicurezza all'interno della regione dell'Osce, che supera tutte le altre questioni e pone ulteriori sfide ai nostri modelli economici, culturali e sociali”. Essa ha esacerbato una situazione già resa fragile dalle interruzioni provocate dalla diffusione della pandemia di Covid-19. La guerra – ha affermato il presule –  ha sempre conseguenze terribili ambientali ed economiche, che hanno ripercussioni “sulla salute e sui mezzi di sussistenza di individui e famiglie in Ucraina”. Per non parlare del “deterioramento della sicurezza alimentare in molti Paesi che dipendono dalle importazioni di grano, orzo, fertilizzanti e olio vegetale, a causa dell'interruzione dei mercati globali delle materie prime e dei flussi commerciali”.

Ripensare il futuro del mondo

In questo contesto, tuttavia, monsignor Urbańczyk, citando Papa Francesco, ha ribadito l’urgenza di una progressiva e rapida sostituzione dei combustibili fossili con fonti di energia pulita per il bene del pianeta. “Cambiare i nostri sistemi energetici è un investimento strategico a lungo termine, che porterà non solo benefici economici alla lunga, ma anche benefici ambientali”, ha detto.

Il periodo di crisi che stiamo vivendo, nella salute, nell'ambiente e nella sicurezza, deve ricordarci che "ogni crisi richiede una visione, la capacità di formulare piani e di metterli rapidamente in atto, di ripensare il futuro del mondo, la nostra casa comune, e di rivalutare il nostro obiettivo comune". Questi incontri, ha concluso il rappresentante vaticano, offrono dunque un’opportunità “di lavorare insieme per ripensare un futuro più sicuro, equo e sostenibile”.

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23 maggio 2022, 15:04