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Oltre la parola, i libri di Maria Lai alla Biblioteca Vaticana

Inaugurata questa mattina nello spazio espositivo della Biblioteca Apostolica la prima mostra di Maria Lai in Vaticano: “L’arte di tessere la libertà”. Resterà aperta tutti i mercoledì pomeriggio fino al 15 luglio prossimo

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

Precede e oltrepassa la scrittura e la parola. L’arte di Maria Lai, suscita domande nel suo porsi in dialogo con il libro, illeggibile, indagato nella sua materialità.

La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"
La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"

In dialogo con la contemporaneità

Custodi di un linguaggio pre-verbale, i libri in pane, stoffa, terracotta, ceramica, carta, realizzati dall’artista sarda di fama internazionale che paragonava la sua arte ad un gioco, sono posti in dialogo con i tesori della Biblioteca Apostolica Vaticana (BAV). Grazie ad un allestimento nei meravigliosi ambienti che ospitano il patrimonio librario dei Papi, costituito da manoscritti, volumi a stampa antichi e moderni, monete, medaglie, stampe, disegni, fotografie, le opere di Maria Lai arrivano per la prima volta in Vaticano. L’esposizione è curata da don Giacomo Cardinali, Simona De Crescenzo Delio Proverbio per la Biblioteca Apostolica Vaticana, e da Micol Forti, direttore della Collezione d'Arte Moderna e Contemporanea dei Musei del Papa.

La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"
La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"

La materia

A contatto diretto con codici indiani su foglia di palma, stampati greci dai tagli dorati, testi a mano etiopici dalla tipica veste in stoffa e altre opere della BAV, il libri di Maria Lai, cuciti, modellati o impressi, offrono una riflessione sulle tante forme e significati che la parola e il testo materiale hanno assunto nelle diverse epoche e culture.

La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"
La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"

Gli Oli di Parole ispirati ai versi di Federico García Lorca, così come il grande Lenzuolo del 1989 o i due Telai del 1972 sono opere che sprigionano creatività e immaginazione accompagnando il visitatore ad interrogarsi su temi culturali e spirituali di grande significato. Di grande impatto il confronto tra le eleganti scaffalature seicentesche, il bronzo berniniano di Urbano VIII nella Sala Barberini e l’installazione del 2004 “Invito a tavola”, un solenne banchetto in cui la mensa, coperta da una semplice tovaglia di lino, è imbandita con libri e pani realizzati in terracotta refrattaria.

La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"
La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"

La mistica del quotidiano

“Una biblioteca - spiega il cardinale bibliotecario, José Tolentino de Mendonça - è una macchina per fare domande. Ed altro ancora. Che ci incita a credere nel potere artigianale della libertà inscritta nelle domande da cui ci lasciamo abitare”. Guardando alle opere di Maria Lai il porporato cita la Fratelli Tutti di Papa Francesco e ricorda "la contemporanietà ha bisogno di artigiani". Maria Lai incarna la poetica dell'artigianato: "La sua arte è essenziale, povera, nuda. Come ricorda Francesco: ognuno di noi è un filo di una trama e ha la responsabilità di fare nel suo piccolo qualcosa di grande. L'opera d'arte finale è la realizzazione della nostra umanità. Maria Lai è l'icona del contributo che ognuno di noi può dare alla costruzione di un mondo migliore".

La mostra "L'arte di tessere la libertà"
La mostra "L'arte di tessere la libertà"

I libri di Maria Lai, prosegue il cardinale José Tolentino de Mendonça, sono illeggibili. "L'illeggibilità è provocatoria, porta a chiederci: cosa è veramente la leggibilità, quali sono i suoi limiti? Nell'opera di Maria Lai identifico una mistica del quotidiano, delle piccole cose. Maria Lai offre la possibilità di vedere nei semplici elementi dellla vita quotidiana, come il pane o il filo, una sorta di lessico spirituale. La piccola vita materiale di ogni giorno ha un potenziale spirituale e contemplativo straordinario. Questa è una dele lezioni più attuali di Maria Lai".

Ascolta l'intervista al cardinale José Tolentino de Mendonça

L'universale e il particolare

Libera e non omologata, incontenibile nella sua espressività, anche spirituale. Definisce così l’arte di Maria Lai, monsignor Antonello Mura, vescovo di Lanusei e di Nuoro, diocesi che in collaborazione con l’Archivio e la Fondazione Maria Lai, i Musei Vaticani, congiuntamente all’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma Sardegna, ha realizzato il progetto espositivo. “L’arte – dichiara il presule - sa liberare in noi energie che ci consentono di essere cittadini di un universo creativo, nel quale la diversità diventa una ricchezza e lo stile un atto libero. Maria Lai è creativa perché mai gregaria nei confronti della realtà”. La mostra è secondo Mura un emblema dell'universale che abbraccia il particolare. Un luogo universale come la BAV e una realtà locale come la Sardegna, terra dell'artista. "Maria Lai testimonia che o siamo persone universali o non lo siamo. Quando il piccolo entra nell'universale trova il senso del suo essere particolare nel tutto". 

Ascolta l'intervista al vescovo Antonello Mura
La della mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"
La della mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"

Il pane e il filo

Articolata e innovativa è la ricerca di quest’artista nella selezione offerta dalla mostra, spiega Micol Forti. Un’esposizione incentrata sulla “crucialità che l’incontro con l’universo del linguaggio e della scrittura ha ricoperto nell’ambito della ricerca artistica” di Maria Lai che scriveva:

“La scrittura mi ha suggerito un rapporto tra l’inchiostro e il filo e la possibilità di dare corpo ad un fatto astratto. Così sono nati i libri cuciti a macchina, illeggibili. Il pane e il filo sono di per sé materie cariche di significato: il pane è ‘vita’, il filo nel mito di Arianna aiuta ad uscire dal labirinto (linguaggio), è il filo del discorso (la comunicazione).”

La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"
La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"

Il ritmo della scrittura

"Le Biblioteche sono luoghi vivi, fatti di pesone che studiano, indagano, riflettono. Il confronto con la contemporaneità è un'esigenza etica, prima che scientifica e culturale. È questo - prosegue Micol Forti -  il significato dell'apertura della Biblioteca Vaticana ad un'artista potente e raffinata come Maria Lai: una donna che ha dedicato una parte della sua produzione al tema della scrittura come ritmo compositivo e del libro, indagato come oggetto per la sua fisicità. Della parola e della scrittura Maria Lai indaga la potenza visiva.

La presentazione della mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana" nel Salone Sistino della Biblioteca Apostolica Vaticana
La presentazione della mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana" nel Salone Sistino della Biblioteca Apostolica Vaticana

L'indagine sulla forma del testo

"Ogni nostro testo - aggiunge la curatrice - ha anche una sua forma: Maria Lai esplora questo mondo di forme e imita, attraverso il filo, l'inicisione sulla terracotta o sulla ceramica, ogni singola sillaba, vocale, consonante quasi fosse una nota e poi la distriibuisce nello spazio". Il risultato è che "i materiali divengono più potenti della parola stessa". "Fortemente legata alle tradizioni della sua terra", Maria Lai "non è mai individuale. Tende sempre all'universale. Costruisce domande e suggerisce risposte che possono essere apprezzate da chiunque". D'altronde, conclude Micol Forti, "ogni testo ha un suo contenuto e un momento storico in cui è stato realizzato, ma può essere ripreseo e ridiventare fertile in futuro. Questo è il filo conduttore, il filo d'Arianna che guida Maria Lai lungo la sua indagine sul libro".

Ascolta l'intervista a Micol Forti

La prima volta in una biblioteca

“I libri di Maria Lai sono esposti per la prima volta all’interno di una biblioteca”, osserva don Giacomo Cardinali: “È come se l’artista sarda ci avesse additato un percorso: guardare ai libri a prescindere dal loro contenuto. Esaminarli e apprezzarli nella loro materialità, studiarne le forme, la consistenza e la multiforme possibilità di realizzazione. Tutti elementi che trovano nella biblioteca dei Papi, universale e umanistica sin dalla fondazione, il terreno probabilmente più adatto”. 

La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"
La mostra "L'arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana"

Libri illeggibili

"Maria Lai realizza libri illeggibili che da lontano sembrano scritti. In una biblioteca l'attenzione è sempre al testo. Lai invece ci chiede di osservare tutto tranne il contenuto di un libro. Realizzare questa mostra è stato come inserire un corpo estraneo nella nostra biblioteca plurisecolare: un'operazione non convenzionale. Ispirati da Maria Lai abbiamo esplorato i nostri depositi e cercato analogie e contrasti con la sua opera".

La Biblioteca Apostolica Vaticana  (Salone Sistino)
La Biblioteca Apostolica Vaticana (Salone Sistino)

"Il risultato - osserva Cardinali - è stata la scoperta di parti del nostro patrimonio che erano poco conosciute o poco stimate. Abbiamo trovato libri su fogli di palma, su corteccia, su metallo, scritti con inchiostro d'oro. In mostra abbiamo dispiegato tutto il ventaglio delle possibilità materiali di un libro".

Ascolta l'intervista a don Giacomo Cardinali

La mostra “L’arte di tessere la libertà. Maria Lai incontra la Biblioteca Apostolica Vaticana” sarà visitabile fino al prossimo 15 luglio 2022, ogni mercoledì dalle 16 alle 18, previa prenotazione sul sito della Biblioteca.

 

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27 maggio 2022, 15:18