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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 13 marzo

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, anche in onda ogni domenica alle 17.30. Il sommario di questa edizione: Storico viaggio apostolico di un Pontefice in Iraq. Per quattro giorni Papa Francesco ha visitato quella nazione devastata, evocando la figura del Patriarca Abramo. Il Santo Padre ha riaffermato il diritto dell'Iraq a vivere in pace, facendo il bilancio del suo viaggio apostolico durante l'udienza generale. Infine, il Papa ha ricevuto i partecipanti a un corso di diritto interno organizzato dalla Penitenzieria Apostolica

                                                              “HEBDOMADA PAPAE”
                                                    Notitíae Vaticánae Latíne rédditae
                         Die décimo tértio mensis Mártii anno bis millésimo uno et vicésimo

(TÍTULI)

Iter apostólicum históricum Pontíficis in Iráquiam. Quattuor diébus Papa Francíscus invísit natiónem Médii Oriéntis desolátam, Patriárchae Ábrahae figúram evócans.

Sanctus Pater iterávit ius in pace vivéndi Iráquiae ac recuperándi própriam dignitátem, ratiónem reddens sui itíneris apostólici in audiéntia generáli diéi Mercúrii.

Papa récipit partícipes scholae iuris intérni, a Paenitentiária Apostólica parátae.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus dicit Philíppus Herrera-Espaliat audiéntibus renovátos núntios Latína lingua prolátos.

Ascolta il giornale radio in latino

(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)

Papa Francíscus recéptus est a pópulo Iraquiáno cum ánimo spiritóque fratérno. Nátio, cum magna ex parte muslímos habéret, audívit diligénter núntium fraternitátis universális, a Vicário Christi prǽbitum. Síngula réfert Catharína Agorelius:

“Nobis non licet fratres in nómine Dei occídere”: hoc dictum Papae Francísci étiam nunc résonat in terra Iráquiae quam Sanctus Pater peragrávit a die quinto ad diem octávum mensis Mártii, se ad pópulum exhíbens sicut peregrínum pacis. Póntifex, qui vidit óculis suis eversiónem variórum cultus locórum a mendáci Statu islámico peráctam, hábuit multos occúrsus ac celebratiónes litúrgicas cum communitáte cathólica illíus loci, quam descrípsit ut Ecclésiam excruciátam, confírmans eam in fide ipsámque adhórtans in spe. Rátio ínsuper interreligiósa húius itíneris apostólici hábuit universálem audítum. Cum evocáret saepenúmero Ábrahae effígiem, Papa praesédit oratióni interreligiósae in planítie Ur, post históricum occúrsum cum moderatóre sciíto, ayatollah Al-Sistani. Iter Francísci Papae in Iráquiam denotátum est eius assíduis mónitis ad unitátem et reconciliatiónem atque firma condemnatióne usus religiónis pro belli defensióne.

Romam revérsus ac postquam una cum diurnáriis in papáli aëronavígio adstántibus itíneris Iraquiáni labóres agnovísset, in audiéntia generáli die Mercúrii décimo mensis Mártii, Póntifex suam apostólicae visitatiónis óbtulit interpretatiónem. Lóquitur Márius Galgano:

Máximas grátias réttulit Deo iísque qui eius iter in Iráquiam paravérunt Francíscus Papa, cum in Palátio Apostólico praetérito die Mercúrii audiéntiam incoháret. Pénitus accédens ad suae visitatiónis significatiónem in hac natióne, quae violéntia sauciátur, Póntifex ius vindicávit pópuli Iraquiáni ad pacem ac dignitátem dénuo reperiéndam. Francíscus occúrsus laudávit, qui ad christiánas communitátes aliásque confessiónes religiósas attinébant, atque áddidit iter facultátem fecísse cum gravíssimis vulnéribus illíus pópuli se sociándi. Ad eius próximae doctrínae ratiónem, Summus Póntifex confirmávit coram tanta vastitáte, fratérnitas solum exstat sicut aequa violéntiae ac bello respónsio. Hac de re pondus éxtulit interreligiósi diálogi, quemádmodum die sexto mensis Maii cum muslímis, hebrǽis aliísque religiónibus evénit: ille occúrsus ad finem commúni precatióne est addúctus.

(NOTITIAE BREVISSIMAE)

Cum finem fácimus húius editiónis, dícimus Pontíficem hoc die Véneris partícipes recepísse currículi de foro intérno quod Paenitentiária Apostólica in Áula Páuli Sexti constítuit. Eórum ánimum aúxit eósque propter opus actum ad Dei populo serviéndum, quoad exercítium Sacraménti reconciliatiónis, laudávit.

Finis fit húius editiónis, conveniémus íterum die sábato próximo, eadem hora.

                                                                 

                                                               “HEBDOMADA PAPAE”
                                                      Notitiae Vaticanae Latine redditae
                                                                     13 marzo 2021

(TITOLI)

Storico viaggio apostolico di un Pontefice in Iraq. Per quattro giorni Papa Francesco ha visitato la nazione mediorientale devastata evocando la figura del Patriarca Abramo.

Il Santo Padre ha riaffermato il diritto dell'Iraq a vivere in pace e a riconquistare la sua dignità, dando il suo bilancio del suo viaggio apostolico durante l'udienza generale di mercoledì.

Il Papa riceve i partecipanti a un corso di diritto interno organizzato dalla Penitenzieria Apostolica

Un cordiale bentrovati da Felipe Herrera-Espaliat per questa nuova edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Papa Francesco è stato accolto con affetto e spirito fraterno dal popolo dell'Iraq. La nazione a maggioranza musulmana ha ascoltato con attenzione il messaggio di fraternità universale offerto dal Vicario di Cristo. Il servizio è di Katherina Agorelius:

"A noi non è lecito uccidere i fratelli nel nome di Dio", questa frase di Papa Francesco risuona ancora nella terra d'Iraq che il Santo Padre ha percorso tra il 5 e l'8 marzo, presentandosi al popolo come un pellegrino di pace. Il Pontefice, che ha visto con i propri occhi la distruzione di vari luoghi di culto da parte del sedicente Stato Islamico, ha tenuto vari incontri e liturgie con la comunità cattolica locale, che ha descritto come una Chiesa martirizzata e che ha confermato nella fede e incoraggiato nella speranza. Inoltre, la dimensione interreligiosa di questa visita apostolica ha avuto un impatto mondiale. Evocando costantemente la figura di Abramo, il Papa ha presieduto una preghiera interreligiosa nella Piana di Ur, dopo il suo storico incontro con il leader sciita, l'ayatollah Al-Sistani. Il viaggio di Francesco in Iraq è stato caratterizzato dai suoi costanti appelli all'unità e alla riconciliazione, e da una chiara condanna dell'uso della religione come giustificazione per la guerra.

Dopo essere tornato a Roma e aver riconosciuto con i giornalisti presenti sul volo papale anche le fatiche del viaggio in Iraq, durante l'udienza generale di mercoledì 10 marzo il Pontefice ha dato una sua lettura della visita apostolica. Ce ne parla Mario Galgano:

Un'enorme gratitudine a Dio e a coloro che hanno preparato il viaggio in Iraq è stata espressa da Francesco all'inizio delle sue parole mercoledì scorso all'udienza dal Palazzo Apostolico. Riflettendo profondamente sul significato della sua visita in questo Paese dilaniato dalla violenza, il Papa ha rivendicato il diritto del popolo iracheno a ritrovare pace e dignità. Francesco ha elogiato gli incontri con le comunità cristiane e le altre confessioni religiose, e ha detto che il viaggio gli ha permesso di essere associato alle profonde ferite di questo popolo. In linea con il suo recente insegnamento, il Santo Padre ha insistito che di fronte a tanta devastazione, solo la fraternità emerge come risposta adeguata alla violenza e alla guerra. Per questo motivo, ha sottolineato l'importanza di perseverare nel dialogo interreligioso, come quello che ha tenuto sabato 6 marzo con i leader musulmani, ebrei e di altre religioni, un incontro che si è concluso con una preghiera comune.

(NEWS)

E mentre chiudiamo questa edizione vi informiamo che questo venerdì il Papa ha ricevuto i partecipanti al corso sul foro interno organizzato dalla Penitenzieria Apostolica nell'Aula Paolo VI. Per loro, parole di incoraggiamento e di apprezzamento per il lavoro svolto al servizio del popolo di Dio in vista dell'esercizio del Sacramento della riconciliazione.


È tutto per questa edizione, alla prossima settimana se Dio vuole.

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13 marzo 2021, 12:40