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La Radio Vaticana negli anni Quaranta del secolo scorso La Radio Vaticana negli anni Quaranta del secolo scorso 

Radio Vaticana: da tutto il mondo gli auguri per i 90 anni

Per l’anniversario, il 12 febbraio sono arrivati al Dicastero per la Comunicazione i messaggi di congratulazioni, tra gli altri, dell’arcivescovo ucraino Shevchuk, della Chiesa armeno cattolica, dei vescovi di Africa e Madagascar, e da molte ambasciate e istituzioni come i Cavalieri di Colombo, Ebu e Signis

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Gli auguri per i 90 anni della Radio Vaticana, sono arrivati al prefetto Paolo Ruffini e al Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede da tutto il mondo e in tutti i modi, dalla lettera cartacea al tweet.  L’arcivescovo maggiore Kyiv-Halyč Sviatoslav Shevchuk, guida della Chiesa greco-cattolica ucraina, ricorda che l’emittente pontificia ha avuto un ruolo importante “ai tempi della persecuzione comunista” per i fedeli della sua Chiesa, che “trovavano il sostegno spirituale e la comunione con la Chiesa universale nell’ascolto delle frequenze della Radio Vaticana in lingua ucraina”. E definisce “davvero impressionante” il cammino percorso dalla “radio del Papa” in questi 90 anni, durante i quali “la Parola del Signore è annunciata in ogni angolo del pianeta, la voce del Vangelo è ascoltata in 41 lingue e il messaggio cristiano arriva a diversi popoli del mondo”.

L'arcivescovo Minassian: io redattore della sezione armena

L’arcivescovo Raphael Minassian, ordinario della Chiesa armeno cattolica dell’Armenia, Russia, Ukraina, Georgia e dell’Europa Orientale, definisce Radio Vaticana una “voce di verità autorevole nel mondo”. E si congratula per il lancio delle web radio, “dove anche la redazione armena, di cui ho fatto parte negli anni degli esordi, continua a dare il suo prezioso contributo nel diffondere il messaggio evangelico nel mondo e fungere da ponte tra la Chiesa universale e le Chiese armene disperse in tutte le parti del mondo”.

Il Secam: grazie per aver portato nel mondo la voce dell'Africa

Il vescovo nigeriano Emmanuel Adetoyese Badejo, presidente del Comitato episcopale panafricano per la comunicazione, a nome del Secam, il Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar, sottolinea che in questi 90 anni la Chiesa africana ha goduto di prima mano dei servizi di questo “gioiello di comunicazione pastorale ed evangelizzazione” per più di settant’anni. Durante i quali non solo la voce e le azioni dei Papi, della Chiesa universale e delle Chiese negli altri continenti sono stati trasmessi a milioni di africani, ma anche “la voce e le esperienze della Chiesa in Africa sono arrivate al pubblico di tutto il mondo”. Una collaborazione che continua ogni giorno.  

Ungheria: su Ewtn gli auguri del cardinal Erdő 

Dall'Ungheria, hanno mandato videomessaggi di auguri, trasmessi il 12 febbraio in un programma in diretta del canale locale di Ewtn, interamente dedicato ai 90 anni di Radio Vaticana, il cardinal Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, monsignor András Veres, presidente della Conferenza Episcopale Ungherese, 5 arcivescovi (anche dalla diaspora), e diversi vescovi e sacerdoti. Tutti hanno sottolineato l'importanza del lavoro dell'emittente pontificia, il valore di trasmettere la voce del Papa e di portare da decenni il Vangelo al popolo ungherese. Dopo due ore e mezza di trasmissione, Radio Vaticana è stata festeggiata con una torta con la foto di Marconi e Pio XI il 12 febbraio 1931.

La torta con la quale sono stati festeggiati su Ewtn Ungheria i 90 anni di Radio Vaticana
La torta con la quale sono stati festeggiati su Ewtn Ungheria i 90 anni di Radio Vaticana

Gli auguri delle ambasciate presso la Santa Sede

Auguri e congratulazioni sono arrivati anche da molte ambasciate presso la Santa Sede. Ricordiamo quella degli Stati Uniti d’America, dell’Italia, della Francia, dell'Armenia e della Lituania, che parlano del primo radiomessaggio di Papa Pio XI nel 1931. I francesi ringraziano anche “di far arrivare ai popoli di tutto il mondo le parole di speranza dei Pontefici”, l'ambasciatore armeno di "mettere in relazione centinaia di milioni di persone" e quello lituano di permetterci "di ascoltare, fermarsi e riflettere", nella "confusione delle eccessive informazioni". Un ricordo arriva anche dal Senato italiano e dai Cavalieri di Colombo, “orgogliosi sostenitori” delle comunicazioni vaticane, tra le quali Radio Vaticana.

Signis Africa: portate nelle case la voce rassicurante del Papa

L’Ebu, l’Unione europea di radiodiffusione, fa gli auguri a suo membro e ricorda il traguardo delle trasmissioni in 41 lingue diverse, e Signis Africa, attraverso il presidente Walter C. Ihejirika, sottolinea che attraverso la Radio Vaticana “la voce del Papa continua a essere ascoltata nelle case di molte famiglie africane con i toni rassicuranti del buon pastore, dando incoraggiamento e speranza, e soprattutto invitando tutti gli esseri umani a costruire un mondo interconnesso”.

Cei, il valore della Radio nel continente digitale

"La voce portata dalla Radio fino ai confini del mondo - scrive Vincenzo Corrado, direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali della Cei - risuona oggi con vibrazioni rinnovate anche bel continente digitale. Una presenza che, guardando alla storia, diventa prospettiva educativa".

Radio Romania: diffondete la speranza del Vangelo nel mondo

Infine Radio Romania, con una lettera del presidente Georgica Severin, sottolinea che Radio Vaticana, con una storia definita “trionfo dell’ alleanza tra la radio e il messaggio cristiano” è riuscita a realizzare pienamente “il progetto iniziale di diffondere la speranza del Vangelo in tutto il mondo”.

(Ultimo aggiornamento alle 9.15 del 14 febbraio 2021) 

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13 febbraio 2021, 18:10