Cerca

Veduta sulla città di Quito Veduta sulla città di Quito 

Il Papa, cardinale Vela Chiriboga: una vita al servizio di Dio

In un telegramma di cordoglio Francesco esprime tutta la sua vicinanza alla famiglia e alla comunità del porporato arcivescovo emerito di Quito che è morto domenica scorsa a86 anni. Le esequie questa mattina presso la Cattedrale Metropolitana della capitale dell'Ecuador

Isabella Piro - Città del Vaticano

Alla notizia della morte del cardinale Raúl Eduardo Vela Chiriboga, arcivescovo emerito di Quito in Ecuador, il Papa fa giungere ai familiari e alla comunità ecclesiale vicinanza e profondo cordoglio. In un telegramma a sua firma, inviato all’arcivescovo della città, monsignor Alfredo José Espinoza Mateus, Francesco ricorda l'abnegazione di questo pastore che, durante gli anni e con fedeltà, ha impegnato la  vita al servizio di Dio e della Chiesa. "Il Signore Gesù gli ottenga la Corona eterna di gloria" scrive Francesco impartendo a tutti la Benedizione Apostolica, "come segno di speranza cristiana nel Signore Risorto".

Una vita a servizio della Chiesa e di Dio

Il cardinale Raúl Eduardo Vela Chiriboga è deceduto il 15 novembre, aveva 86 anni ed era, quindi, non elettore. Lo ha reso noto la Conferenza episcopale locale, chiedendo preghiere in suffragio della sua anima e citando un passo del Vangelo di Matteo sul “servo buono e fedele del Signore” (25, 23). Le esequie del compianto Arcivescovo si terranno, martedì 17 novembre, alle ore 10.00, presso la cattedrale metropolitana di Quito. Nato a Riobamba il 1° gennaio 1934, quinto di nove figli, dopo aver conseguito il diploma di studi superiori nel collegio salesiano della città natale, nel 1951 il futuro Cardinale entra nel Seminario maggiore di Quito, per poi approfondire la sua formazione teologica, pastorale e liturgica anche al di fuori dell’Ecuador, in particolare a Bogotá, Madrid e Buenos Aires.

Un lungo percorso di fede 

Ordinato sacerdote il 28 luglio 1957, alla fine degli anni ‘60 diviene direttore della Caritas di Riobamba, collabora con il servizio di pastorale per gli indigeni e fonda il collegio scolastico Fátima per l'educazione dei giovani. Nel 1968 viene nominato sotto-segretario della Conferenza episcopale ecuadoriana; due anni dopo, ne diventa segretario generale. Divenuto vescovo ausiliare di Guayaquil il 20 aprile 1972, riceve l'ordinazione episcopale il 21 maggio dello stesso anno, mentre il 29 aprile 1975 diventa vescovo di Azogues. A febbraio del 1979, partecipa come delegato della Chiesa dell’Ecuador alla terza Conferenza generale dell'episcopato latino-americano, che si svolge a Puebla de los Angeles, mentre dal 1981 al 1988 è membro del Consiglio episcopale latino-americano (Celam).

L’8 luglio 1989 viene nominato Ordinario militare per l'Ecuador. Per il suo operato, riceverà la decorazione delle forze armate e della polizia nazionale dello Stato ecuadoriano. Nel 1994, prende parte a Roma al Sinodo dei vescovi sulla vita consacrata. Nel 2000 viene eletto presidente della fondazione Misas para los sacerdotes del Ecuador, un organismo che raccoglie intenzioni di Messe nei Paesi con maggiore disponibilità di denaro, il cui ricavato è distribuito tra i presbiteri ecuadoriani più bisognosi.

Il 21 marzo 2003 viene nominato Arcivescovo di Quito dove avvia, tra l'altro, un progetto che impegna tutte le parrocchie nell'educazione dei giovani. Si dedica anche con molta attenzione alla formazione dei sacerdoti, avviando un corso specifico per i nuovi ordinati. Inoltre, apre una clinica per offrire assistenza medica ai preti indigenti.  L’11 settembre 2010, all’età di 76 anni, presenta la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Quito e il 20 novembre dello stesso anno l’allora Papa Benedetto XVI lo crea Cardinale, del Titolo di Santa Maria in Via. Nel 2013, partecipa al Conclave che elegge Papa Francesco.

Aggiornamento del Collegio cardinalizio

Con la morte del cardinale Raúl Eduardo Vela Chiriboga il collegio cardinalizio risulta così costituito: 217 cardinali di cui 119 elettori e 98 non elettori e con la sua scomparsa fra i Paesi rappresentati nel Collegio cardinalizio non figura più l'Ecuador. I Paesi rappresentati sono adesso 87.

Ultimo aggiornamento 17.11.2020 ore 11.00

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

16 novembre 2020, 09:09