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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 19 settembre

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni sabato alle 12.32. In sommario oggi: Papa Francesco: la terra va contemplata e protetta e spetta a ciascuno di noi. All’Angelus, il Papa: misericordia, uno stile di vita. Poi l’appello ai governi del mondo ad ascoltare la voce dei cittadini. Il Pontefice: non c’è ecologia senza equità, lottiamo contro il degrado

                                                               “HEBDOMADA PAPAE”
                                                      Notitiae Vaticanae Latine redditae
                                                               Die 19 septembris 2020
(TITOLI)

Papa Franciscus: terra contemplanda ac tuenda est, quod ad unumquemque nostrum spectat.

In Salutatione Angelica Summus Pontifex de misericordia loquitur, quae conversatio vitae est. Deinceps mundi potestates cohortatur, ut civium voces exaudiant.

Idem autumat oecologiam non dari sine aequitate: adversus mundi detrimentum pugnandum est nobis.

Salutem plurimam omnibus vobis auscultantibus dicit Catharina Agorelius et bene feliciterque sit vobis audientibus nuntios Latina lingua prolatos.

(SERVIZI) 

In Audientia Generali diei sexti decimi mensis Septembris loqui perrexit Franciscus Papa de universali pestilentia, addens officium omnium esse creatum custodire.
«Munus curandi regula aurea est, quae nos homines obstringit et salutem ac spem secum fert»: his verbis e Litteris encyclicis Laudato si’ depromptis catechesis incohatur in Audientia Generali apud cavaedium Sancti Damasi intra Civitatem Vaticanam habita. Duas attulit rationes Franciscus Papa, quae nostrum agendi modum commutare possunt, quoad nostram domum communem: contemplari et curare. Quandoque ad creatum nos referimus tamquam ad inimicum – exposuit Pontifex – sed aegri curam habere vult humanas et christianas quoque divitias attingere, quae vero etiam ad terram vertenda est et ad omnem creaturam.
In Salutatione Angelica die decimo tertio mensis Septembris fines significavit Pontifex inter rationem divinam et rationem humanam quoad iustitiam, quae ad mentem Domini misericordia est perfundenda. Post precationem addit: quae adversa proclamantur, pacifice fiant.
Quid est faciendum cum cuidam aliquid debemus et potissimum cum quispiam nobis debet aliquid quod solvi non potest? Die tertio decimo mensis Septembris in Salutatione Angelica huic quaestioni respondit Pontifex, se referens ad parabolam misericordis Regis et crudelis servi. Hoc saepe interest quod inter Deum et Hominem occurrit: in Deo «iustitia misericordia perfunditur». «Quot bella vitari possunt, si venia ac misericordia nostram videndi rationem dirigerent!». Post marialem precationem Ipse ad illos se convertit, qui turmatim quaedam adversa proclamant, ut quidem pacifice agant et civium voces audiantur.

(NEWS) 

«Hodie rerum circa nos natura non admiratione spectatur, sed ‘voratur’». Die duodecimo mensis Septembris Franciscus Communitatem Laudato si’ in Aula Pauli VI recepit. Suo in sermone singulos et institutiones cohortatus est, ut re terrarum orbem tueantur et «nemo terra, quam habitat, privetur».
Finem Audientiae Generali imponens, die sexto decimo mensis Septembris Papa mentionem fecit de Roberto Malgesini, sacerdote die quinto decimo eiusdem mensis Novocomi ab indigenti homine interempto, quem ipse iuvare studebat. «Martyr et caritatis testis» appellatus est a Pontifice.
In Praefatione novi voluminis a domo editoria Vaticana praelo dati, cuius titulus Pro scientia pacis, Franciscus ad iuvenes singularem in modum se convertit, qui funditus «scientias pacis» vestigare volunt: perquirendi studium – ait – cum corde coniungi debet Evangelio moto, quod spem et aegritudines hominum huius temporis communicare valet.
Finis fit huius editionis, conveniemus iterum die sabato proximo, eadem hora.

 

                                                               “HEBDOMADA PAPAE”
                                                     Notitiae Vaticanae Latine redditae
                                                                  19 settembre 2020

(TITOLI)

Papa Francesco: la terra va contemplata e protetta e spetta a ciascuno di noi

L’Angelus. Il Papa: misericordia, uno stile di vita. Poi l’appello ai governi del mondo ad ascoltare la voce dei cittadini

Il Pontefice: non c’è ecologia senza equità, lottiamo contro il degrado

Un cordiale buongiorno a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

All’udienza generale del 16 settembre Papa Francesco ha proseguito il ciclo di catechesi nel periodo di pandemia riaffermando che il compito di tutti è custodire il creato. Il servizio.

“Il prendersi cura è una regola d’oro del nostro essere umani, e porta con sé salute e speranza”: è con questa citazione tratta dall'Enciclica Laudato si’ che prende il via la catechesi all’udienza generale del 16 settembre nel Cortile San Damaso all'interno del Vaticano. Papa Francesco ha proposto due atteggiamenti che ci possono far cambiare direzione nel rapporto con la nostra casa comune: contemplare e prendersi cura. A volte il nostro rapporto con il creato sembra essere quello tra nemici, ha sottolineato il Pontefice ed ha insistito che prendersi cura di chi è ammalato è una ricchezza umana e anche cristiana e che la cura va rivolta anche alla terra e a ogni creatura.

Papa Francesco all’Angelus del 13 settembre ha tracciato la linea di confine tra l’atteggiamento divino e quello umano nei confronti della giustizia, che per il Signore deve essere pervasa dalla misericordia. Dopo l’Angelus l’appello perché le proteste nel mondo siano pacifiche. La cronaca.

Cosa fare quando si è in debito con qualcuno e soprattutto quando qualcuno ha un debito con noi che non riesce a saldare? Il 13 settembre, all’Angelus, Papa Francesco ha spiegato la risposta a questa domanda, che è contenuta nella parabola del Re misericordioso e del Servo spietato. Il Papa ha chiarito la differenza di atteggiamento tra il padrone e il servo spietato, che è spesso la stessa differenza di atteggiamento che c’è tra Dio e l’uomo: In Dio “la giustizia è pervasa dalla misericordia”. “ quante guerre potrebbero essere evitate – ha detto il Papa - se il perdono e la misericordia fossero lo stile della nostra vita!” Dopo la preghiera mariana il Pontefice ha rivolto il suo pensiero alle numerose manifestazioni popolari di protesta nel mondo con l’appello che siano pacifiche e che la voce dei cittadini venga ascoltata.

(NEWS)

“Oggi, la natura che ci circonda non viene più ammirata, ma ‘divorata’”: Il 12 settembre Francesco ha ricevuto le Comunità “Laudato si’” in Aula Paolo VI. Nel suo discorso ha invitato singoli e istituzioni alla concretezza nella tutela dell’ambiente, “perché nessuno sia privato della terra che abita”.
Al termine dell’udienza generale del 16 settembre il Papa ha rivolto il suo commosso pensiero a don Roberto Malgesini, il sacerdote ucciso il 15 settembre a Como da una persona bisognosa che lui stesso aiutava. "Martire e testimone della carità", lo ha definito il Pontefice.
Nella prefazione al nuovo volume della Lev “Per un sapere della pace”, il Papa si rivolge in particolare ai giovani che intendono specializzarsi nelle “Scienze della Pace”: il gusto dello studio, afferma, deve accompagnarsi a un cuore ispirato dal Vangelo, capace di condividere le speranze e le angosce degli uomini d’oggi.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

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19 settembre 2020, 12:40