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Bambino Gesù. La terapia dell’avventura contro la malattia

Si rinnova anche quest’anno il legame fra Nave ITALIA e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: oggi, sul brigantino a vela più grande del mondo, è salpato un gruppo di giovani pazienti del nosocomio vaticano, che da sempre crede nella valenza della “terapia dell’avventura” proposta dalla Fondazione Tender to Nave ITALIA

Prendere il largo dopo il vento contrario del Covid e mantenere la rotta della solidarietà evitando di "guardare all’altro come a un pericolo" accentuando lo stato di isolamento di disabili e disagiati. Ne è profondamente convinta Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù e di Tender To Nave ITALIA Onlus, la Fondazione che dopo un anno particolarmente difficile, segnato dall’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, è riuscita a far partire a fine luglio (sarebbe dovuta partire a maggio) la campagna di solidarietà che durerà sino ad ottobre prossimo.

Pronti a salpare

Il progetto, giunto all’ottava edizione, è “Epilessia fuori dall’ombra” e ha l’obiettivo di rafforzare l’autostima dei ragazzi impegnati in una lotta difficile con la malattia che mina la gioia di vivere propria della loro età. Un gruppo di 8 pazienti del reparto di Neurologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù dai 15 ai 18 anni, è salpato da La Spezia a bordo di Nave ITALIA e sotto la supervisione del personale medico del nosocomio, i ragazzi, oltre alle attività marinaresche, impareranno anche a gestire in modo autonomo la terapia farmacologica antiepilettica. 

La vita in mare, esperienza che rafforza

“E’ davvero importante – afferma il direttore del Dipartimento di Scienze neurologiche del Bambino Gesù, Federico Vigevano – che questo progetto sia potuto “salpare” anche quest’anno sia pure con un numero ridotto di partecipanti a causa delle restrizioni imposte dal Covid. Insieme a Nave Italia riusciamo così a dare alle famiglie un segnale di graduale ritorno alla normalità. L’esperienza di questi anni insegna che i ragazzi escono rafforzati dalla vita in mare e dalla condivisione di fatica e impegno con i coetanei accrescendo la fiducia nelle proprie risorse e superando paure e limiti legati alla malattia”.

Solidarietà inclusiva

La Fondazione Tender To Nave ITALIA Onlus promuove dal 2007 numerosi progetti di solidarietà a favore di Associazioni non profit, Onlus, Scuole, Ospedali, Servizi sociali, Aziende pubbliche o private che sostengono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Nave ITALIA continua dunque il suo viaggio dimostrando di poter essere il simbolo di una convivenza possibile, anche nell’attuale situazione di emergenza sanitaria: una scuola di vita che promuove sviluppo e integrazione, senza escludere nessuno. La sua attività è possibile grazie al prezioso contributo della Marina Militare e del suo straordinario equipaggio, che arma il brigantino più grande al mondo. Il progetto di Nave Italia, nato grazie alla collaborazione tra la Marina Militare e lo Yacht Club Italiano, rappresenta uno dei tanti esempi di attività complementari che la forza armata svolge a favore della collettività e, nel caso specifico, delle fasce più deboli della popolazione, in un’ottica di solidarietà che da sempre contraddistingue il grande equipaggio della Marina.

Qualche numero

I protagonisti a bordo sono bambini, adolescenti e adulti con disabilità, disagio psichico o disagio sociale e famigliare, che hanno ogni giorno grandi ostacoli da affrontare e che a bordo riconquistano la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce l’amore per il mare all’amore per la vita. A bordo non esistono differenze, ogni persona arricchisce l’altro con la propria originalità e le emozioni si trasformano in ricordi indelebili nel tempo, che accompagneranno questi ragazzi “speciali” nella loro vita futura. Nel 2019 sono stati imbarcati su Nave ITALIA 436 partecipanti. La Fondazione è sostenuta dai Promotori Benemeriti che credono in questa grande iniziativa di solidarietà. Oltre ai Promotori Benemeriti la Fondazione è sostenuta da Partner sostenitori e da donatori privati.

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07 settembre 2020, 17:15