Bernardo Daddi, (Firenze 1290 ca. - 1348 ca.) Martirio di Santo Stefano, 1345 ca., Tempera su tavola, cm 26,5 x 30, Pinacoteca Vaticana, ©Musei Vaticani Bernardo Daddi, (Firenze 1290 ca. - 1348 ca.) Martirio di Santo Stefano, 1345 ca., Tempera su tavola, cm 26,5 x 30, Pinacoteca Vaticana, ©Musei Vaticani

Musei Vaticani. La Bellezza ci unisce #30

La Bellezza crea comunione, coinvolge nel medesimo sguardo popoli distanti, congiunge passato, presente e futuro. Papa Francesco lo ha ricordato in più di un’occasione: "i Musei Vaticani siano una casa viva dove percepire concretamente che lo sguardo della Chiesa non conosce preclusioni". L’universalità della Buona Notizia è stata sempre tradotta nel linguaggio dell’arte. Da queste premesse, in un momento storico drammatico, caratterizzato da incertezza e isolamento, nasce questa iniziativa realizzata insieme dai Musei Vaticani e Vatican News: i capolavori delle collezioni vaticane a commento dalle parole dei Papi

Bernardo Daddi, (Firenze 1290 ca. - 1348 ca.) Martirio di Santo Stefano, 1345 ca., Tempera su tavola, Scomparto di predella con Storie di Santo Stefano, cm 26,5 x 30, Pinacoteca Vaticana, ©Musei Vaticani

© Musei Vaticani
© Musei Vaticani

“La Croce di Gesù è il segno supremo
dell’amore di Dio per ogni uomo,
è la risposta sovrabbondante al bisogno
che ha ogni persona di essere amata.
Quando siamo nella prova,
quando le nostre famiglie
si trovano ad affrontare il dolore, la tribolazione,
guardiamo alla Croce di Cristo:
lì troviamo il coraggio
per continuare a camminare;
lì possiamo ripetere, con ferma speranza,
le parole di san Paolo:
«Chi ci separerà dall’amore di Cristo?
Forse la tribolazione, l’angoscia,
la persecuzione, la fame,
la nudità, il pericolo, la spada? …
Ma in tutte queste cose
noi siamo più che vincitori
grazie a colui che ci ha amati»”

(Benedetto XVI – Via Crucis al Colosseo – 6 aprile 2012)

 

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a cura di Paolo Ondarza

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28 aprile 2020, 08:00