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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 18 aprile

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni sabato alle 12.32. In sommario oggi: il Papa durante l' Udienza generale parla della vera pace come ricerca della riconciliazione; poi il pensiero del Pontefice alle donne e al servizio che molte di loro prestano in questo periodo di pandemia; infine la lettera scritta da Francesco ai movimenti popolari e il salario universale per gli esclusi

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

Die XVIII mensis Aprilis anno MMXX

(TITOLI)

Papa in Audientia Generalis dicit: Pax quies non est, sed reconciliationis conquisitio.

Papa Franciscus mentem peculiarem vertit ad mulieres atque ad ministerium, quod multae eorum praebent hoc in tempore pestilentiae.

Papa scribit societatibus popularibus: universalis merces pro exclusis.

Omnes linguae latinae amicos imo ex corde salutat Marius Galgano, qui hanc editionem

nuntiorum Latina lingua prolatorum praeparavit.

(SERVIZI)

In catechesi sua in Audientia Generali feria quarta habita, Papa Franciscus interpretatus est septimam Beatitudinem evangelicam, quam describit actuosissimam atque ingeniosissimam, agens de locutione biblica: «Beati pacifici, quoniam filii Dei vocabuntur».

Summus Pontifex autem mox adnotat quod, ad eam recte intellegendam, quid «pax» adsignificet explicandum esset, cum verbum saepius prava ac vulgari interpretatione laboret. Explanavit deinde duas notiones pacis esse, quarum prima in Sacris Scripturis hebraico verbo shalóm denotatur et «vult abundantiam, prosperitatem, salutarem copiam». Altera significatio ad verbum pax imposita est «quiddam genus quietis interioris». Pax sicut «quies, coaptatio, interior aequitas». Sanctus Paulus explanat Iesum pacem afferre simultatem abolendo ac reconciliando. Hoc autem Iesus facit vitam suam in cruce donans. Ecce enim, qui sunt «pacifici».    

Post orationem marianam Regina Coeli feria secunda infra Octavam Paschae habitam, Papa Franciscus mentem peculiarem vertit ad mulieres atque ad ministerium, quod multae eorum praebent hoc in tempore pestilentiae in nosocomiis, inter publicos ministros, in emporiis et in familiis suis. Papa etiam recordatus est pericula, quibus occurrunt, dum etiam domi sunt. Invitat ergo ad eas fulciendas et ad orandum pro eis.

Elatius Papa expressit: «Nonnunquam eae periclitantur vim pati, propter consuetudines, quarum nimis gravia pondera ferunt. Oremus pro his mulieribus, ut Dominus praestet iis fortitudinem et communitates nostrae eas tueri possint una cum familiis eorum. Dominus concedat nobis audaciam mulierum ad semper progrediendum». Papa Franciscus demum propinquitatem suam denuo voluit exhibere omnibus Nationibus a viro coronoario percussis, «praesertim – ait Ille – Italiae, Civitatibus Foederatis Americae Septentrionalis, Hispaniae, Galliae ... Index sane longus est! Oro pro illis omnibus neque obliviscamini Papam pro vobis orare vobisque adstare».

(Notizie in breve)

Die Paschae, Papa Franciscus nuntium mittit «fratribus et sororibus communitatum et societatum popularium», quibuscum collocutus est iam ab initio sui Pontificatus. Licet verum sit virus omnes percutere sine discrimine gentis religionisve vel socialis gradus, tamen – animadvertit Franciscus – pauperes et exclusi ii sunt, qui his diebus sicut et futuris temporibus magnum pretium persolvent. Consideratis praeterea molestiis, quibus hoc tempore laborant, ut obsistant, Papa asseverat tempus nunc forsitan venisse ad mercedem universalem pro exclusis perpendendam.

Post Sanctam Missam in dominica Resurrectionis, Summus Pontifex Sollemnem Benedictionem Urbi et Orbi impertivit. In nuntio suo revenit ad exposcendam ubique per terrarum orbem remissionem bellorum et finem armorum instructionis. Deinde intercessionem Christi Resurrecti revocavit super urgentiam de publica valetudine ac super cuncta discrimina oblita. In Vigilia Paschali in Nocte Sancta Papa Franciscus extulit hymnum ad vitam, quam Deus educit «vere ex sepulcro». Monuit, ut, nihil concedentes animi demissioni, a Iesu quaeramus fortitudinem «in nostris timoribus». Solum cum Eo, vere, «res prospere cedent». Christiani sint «vitae nuntii tempore mortis», bella et abortus componantur, diligentius expressit Papa.

Haec omnia sunt pro hac editione, conveniemus iterum hebdomada proxima.

 

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

18 aprile 2020

(TITOLI)

 

Il Papa durante Udienza generale: La pace non è tranquillità, ma ricerca della riconciliazione

Papa Francesco dedica un pensiero particolare alle donne e al servizio che molte di loro prestano in questo periodo di pandemia.

Il Papa scrive ai movimenti popolari: un salario universale per gli esclusi

Un cordiale buongiorno a tutti gli amici della lingua latina da Mario Galgano che ha preparato questa edizione del notiziario.

(SERVIZI)

Nella catechesi all'udienza generale Papa Francesco ha commentato mercoledì la settima Beatitudine evangelica, che definisce la più attiva e creativa. Si tratta della frase biblica: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”.

Ma il Santo Padre fa subito notare che per capirla veramente bisogna spiegare che cosa significhi la "pace", una parola spesso fraintesa o banalizzata. E spiega che ci sono due idee di pace: la prima che nella Bibbia viene indicata con la parola shalòm, ed “esprime abbondanza, floridezza, benessere”. L’altro significato che viene attribuito alla parola pace è quello di “una sorta di tranquillità interiore”. Pace come “quiete, armonia, equilibrio interno”. San Paolo spiega che Gesù porta la pace annullando l’inimicizia e riconciliando. E lo fa dando la sua vita sulla croce. Ecco allora chi sono gli "operatori di pace".

Dopo la recita del Regina Coeli nel lunedì dopo Pasqua, Papa Francesco dedica un pensiero particolare alle donne e al servizio che molte di loro prestano, in questo periodo, negli ospedali, tra le forze dell'ordine, nei negozi e nelle proprie famiglie. Ma anche i pericoli a cui possono andare incontro nel chiuso delle case. Invita dunque a sostenerle e a pregare per loro

Quindi ha sottolineato: "A volte esse sono a rischio di subire violenza, per una convivenza di cui portano un peso troppo grande. Preghiamo per loro, che il Signore doni loro forza e che le nostre comunità possano sostenerle insieme alle loro famiglie. Che il Signore ci dia il coraggio delle donne, di andare sempre avanti." Papa Francesco ha voluto poi esprimere nuovamente la sua vicinanza a tutti i Paesi colpiti dal coronavirus "in modo speciale- ha detto - l’Italia, gli Stati Uniti d’America, la Spagna, la Francia … la lista è lunga! Prego per tutti loro e non dimenticate che il Papa prega per voi, vi è vicino".

(Notizie in breve)

Nel giorno di Pasqua, Papa Francesco invia un messaggio ai “fratelli e alle sorelle dei movimenti e delle organizzazioni popolari movimenti popolari”, con i quali ha dialogato fin dall’inizio del suo pontificato. È vero che il virus colpisce tutti, senza differenza di nazionalità né appartenenze religiose o sociali, ma, osserva Francesco, sono i poveri e gli scartati quelli che pagano in questi giorni e pagheranno in futuro il prezzo più alto. E pensando alla difficoltà che fanno a resistere in questo momento afferma che forse è arrivato il tempo di pensare a un salario universale per gli esclusi.

Dopo la Santa Messa il Santo Padre ha impartito la tradizionale benedizione del giorno di Pasqua. Nel suo messaggio è tornato a chiedere un cessate il fuoco globale e immediato e lo stop alla fabbricazione di armi. Quindi ha invocato la resurrezione di Cristo sulla crisi sanitaria e le tante emergenze dimenticate. Nella Veglia pasquale nella Notte santa, Papa Francesco ha elevato un inno alla vita, che Dio fa uscire “persino dalla tomba”. L'invito è stato a non cedere alla rassegnazione e a chiedere a Gesù di incoraggiarci “nelle nostre paure”. Solo con Lui, davvero, “tutto andrà bene”. I cristiani si facciano “annunciatori di vita in tempo di morte”, si fermino le guerre e gli aborti, ha sottolineato il Papa.

 

 

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18 aprile 2020, 12:40