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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 28 marzo

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni sabato alle ore 12.32. In sommario oggi: il Papa recita il Padre Nostro e chiede misericordia per l’umanità provata dal Coronavirus.; alla Benedizione Urbi et Orbi del 27 marzo, Francesco concede l’indulgenza e infine il Videomessaggio di Francesco per la fine della pandemia

                                                               “HEBDOMADA PAPAE”
                                                      Notitiae Vaticanae Latine redditae
                               Die duodetricesimo mensis Martii anno bis millesimo vicesimo

(TITOLI)

Papa pronuntiat Orationem Dominicam et quaerit misericordiam pro genere humano a viro coronario vexato.

In Benedictione Urbi et Orbi diei vicesimi septimi mensis Martii Franciscus concedit indulgentiam plenariam.

Nuntius televisificus Francisci pro fine pestilentiae universalis.

Ex imo corde omnibus vobis audientibus salutem dicit Catharina Agorelius, quae hanc editionem nuntiorum latina lingua prolatorum praebet.

(SERVIZI)

Meridiana hora feriae quartae praeteritae, post habitam Audientiam Generalem, Papa perfecit prior duorum magnorum gestuum hebdomadae ad impetrandam finem pestilentiae universalis. Franciscus recitavit Orationem Dominicam sine fidelibus, e longinquo sed omnibus christianis confessionibus coniunctus.

Inter timores et sollicitudines mundi a viro coronario undevicesimo perturbati, ex Bibliotheca Apostolica Vaticana Papa concinavit Orationem illam a Iesu Apostolis traditam. In oratione angelica die dominico praeterito, ipse adhortatus est Moderatores Ecclesiarum et communitatum christianarum ut misericordiam peterent pro genere humano asperrime vexato: “Sicuti filii confidentes – inquit Papa – convertimur ad Patrem. Quod cotidie facimus, pluries in die; hoc tempore autem exposcere volumus misericordiam pro omnibus hominibus a viri coronarii pestilentia universali asperrime vexatis. Hoc agamus omnes, christifideles uniuscuiusque Ecclesiae et communitatis, cuiusvis aetatis, sermonis et nationis.

Alter magnus gestus factus est heri, cum Ipse oravit ante vestibulum Basilicae Sancti Petri, et conclusit peculiari benedictione Urbi et Orbi. Antea, die vicesimo mensis Martii, Decretum Paenitentiariae Apostolicae concesserat indulgentiam plenariam coronario viro laborantibus, eorum ministris et omnibus fidelibus pro iisdem orantibus.

Propter urgentiam viri coronarii undevicesimi Decretum Paenitentiariae Apostolicae concedit facultatem impetrandae indulgentiae plenariae omnibus fidelibus viro coronario laborantibus, omnibus qui publicam salutem curant, proximis eorum et illis consulentibus etiam per orationem.
In homilia Missae apud Domum Sanctae Marthae celebratae, mane eiusdem diei vicesimi mensis Martii, Franciscus recordatus est fidelibus quomodo recipere possint veniam, sacerdote absente: “Loquere cum Deo – inquit – dic Ei veritatem, veniam exposce e toto corde actu contritionis et promitte Ei te quam primum confessionem agere. Heri, hora sexta post meridiem, Nuntia Vaticana televisificae imaginis ope orationem Papae diffudit, cum benedictione eucharistica et benedictione Urbi et Orbi, ante vestibulum Basilicae Sancti Petri impertita.

(NEWS)

Cotidie ex Domo Sanctae Marthae Missa incipit peculiari proposito cum adiunctis passionis mundi coniuncto: pro familiis, infirmorum ministris, operariis, senibus, sacerdotibus, reclusis in carceribus et auctoritatibus. In Missa feriae quintae praeteritae celebrata, Papa iteravit petitionem: “Deus concedat ut hac in tempestate metum superemus.

Nuntium televisificum adhibens, Papa Franciscus vehementer appellavit unitatem atque petiit ab omnibus, ut extollerent orationem Virgini Mariae, impetrantes praesidium eius in vexatione qua totus mundus laborat. Summus Pontifex gratias egit omnibus christifidelibus, universis hominibus et mulieribus bonae voluntatis orantibus pro hac dificultate, coniunctis, praeterita religiosa traditione ad quam pertinent.

Haec omnia sunt pro hac editione, conveniemus iterum sabbato proximo, eadem hora.


                                                             “HEBDOMADA PAPAE”
                                                  Notitiae Vaticanae Latine redditae
                                                                  28 marzo 2020

(TITOLI)

Il Papa recita il Padre Nostro e chiede misericordia per l’umanità provata dal Coronavirus.

Alla Benedizione Urbi et Orbi del 27 marzo, Francesco concede l’indulgenza

Videomessaggio di Francesco per la fine della pandemia

Un cordiale buongiorno a tutti voi in ascolto da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.


(SERVIZI)

A mezzogiorno di mercoledì scorso, dopo aver tenuto in precedenza l’udienza generale, il Papa ha compiuto il primo dei due grandi gesti della settimana per invocare la fine della pandemia. Francesco ha recitato il Padre Nostro a distanza ma unito a tutte le confessioni cristiane. La cronaca.

Tra i timori e le angosce del mondo minacciato dal Covid-19, è risuonata dalla Biblioteca Apostolica in Vaticano la preghiera per eccellenza insegnata da Gesù agli Apostoli. All’Angelus di domenica scorsa aveva rivolto un invito ai Capi delle Chiese e ai leader di tutte le Comunità cristiane per chiedere misericordia per l’umanità duramente provata- “Come figli fiduciosi – ha detto il Papa - ci rivolgiamo al Padre. Lo facciamo tutti i giorni, più volte al giorno; ma in questo momento vogliamo implorare misericordia per l’umanità duramente provata dalla pandemia di coronavirus. E lo facciamo insieme, cristiani di ogni Chiesa e Comunità, da ogni età, lingua e nazione.

L’altro grande gesto è avvenuto ieri, quando il Papa ha pregato dal sagrato di San Pietro concludendo con una speciale benedizione Urbi et Orbi. In precedenza, il 20 marzo, un Decreto della Penitenzieria Apostolica aveva concesso l’indulgenza plenaria ai malati di coronavirus, a chi li assiste e a tutti i fedeli che pregano per loro. Il servizio.

Per l’emergenza Covid-19 un Decreto della Penitenzieria apostolica permette la possibilità di ottenere l’Indulgenza plenaria ai fedeli malati di Coronavirus, agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che si prendono cura di loro, anche in preghiera. Durante l’omelia della Messa a Santa Marta, la stessa mattina del 20 marzo, Francesco aveva ricordato ai fedeli come ricevere il perdono senza sacerdote: “Parla con Dio – ha detto - e digli la verità e chiedigli perdono con tutto il cuore, con l’Atto di Dolore promettendogli di appena possibile di confessarsi. Ieri alle 18 poi, Vatican Media ha trasmesso in streaming la preghiera del Papa, con la benedizione eucaristica e la benedizione Urbi et orbi impartita dal Sagrato della Basilica di San Pietro.

(NEWS)

Ogni giorno a Casa Santa Marta la Messa si apre con una intenzione specifica legata al contesto di sofferenza del mondo: famiglie, personale sanitario, lavoratori, anziani, sacerdoti, carcerati, autorità. Alla messa di giovedì scorso ha ripetuto: “Dio ci aiuti a vincere la paura in questo tempo difficile”.

Affidandosi a un videomessaggio Francesco, con un forte richiamo all'unità, ha chiesto a tutti di elevare una preghiera alla Vergine Maria implorando la sua protezione dalla prova che sta attraversando il mondo. Il Pontefice ha ringraziato tutti i cristiani, tutti gli uomini e le donne di buona volontà che pregano per questo momento, tutti uniti, qualsiasi sia la tradizione religiosa alla quale appartengono.


È tutto per questa edizione, a risentirci sabato prossimo alla stessa ora.

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28 marzo 2020, 12:40