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Il radiogiornale in latino Il radiogiornale in latino  

Hebdomada Papae: il Gr in latino del 25 gennaio

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni sabato alle 12.32. In sommario oggi: le parole del Papa sulla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; l'udienza del Pontefice con il Centro Simon Wiesenthal in vista del Giorno della memoria; l'appello per la pace in Libia e il messaggio di Francesco al Forum di Davos. Il settimanale di informazione di 5 minuti - in collaborazione con l’Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato - è diffuso anche in podcast su Vatican News

“HEBDÓMADA PAPAE”

Notítiae Vaticánae Latíne rédditae

Die vicésimo quinto mensis Ianuárii anno bis millésimo vicésimo

Ascolta l'edizione del radiogiornale in latino (25-01-2020)

Hebdómada oratiónis pro Unitáte Christianórum, Póntifex ait: accéptio “virtus est oecuménica magni moménti”.

Subest Dies memóriae: Francíscus récipit societátem “Simon Wiesenthal” et confírmat reprobatiónem cuiúsvis antisemitísmi.

Papa lóquitur communitáti internationáli: éditur mónitum de pace in Líbya et núntius ad Davoniénsem oeconómicum Congréssum destinátur.

Salútem ex ánimo ómnibus vobis dicit Eugénius Murrali audiéntibus novos núntios latína língua prolátos.

(SERVIZI)

In audiéntia generáli feria quarta praetérita hábita, Papa Francíscus recordátus est Hebdómadae oratiónis pro Unitáte Christianórum ac palam expréssit acceptiónem “virtútem oecuménicam esse magni moménti”. Agit Amadéus Lomonaco:

In audiéntiae generális catechési Francíscus illum locum Áctuum Apostolórum indicávit, in quo narrántur naufrágium Melítae, summa Páuli fides in Iesu et accéptio prompta incolárum ínsulae, quod est signum Dei amóris. Haec enim accéptio, recordátus est Póntifex, est arguméntum eléctum a communitátibus Meliténsi et Gaulitána de Hebdómada oratiónis pro Unitáte Christianórum. Naufrágium Páuli illud nos monet quod hódie in mare évenit, cum disperátio indúcit nonnúllos ad tempestátes ac undas experiéndas, sed pro humanitáte hostílitas invenítur. Si veri in Christo fratres sumus, hospitálitas tum fit “oecuménica magni moménti virtus”, quae haud est “gestus magnanimitátis in unam partem convérsus; cum vero accípimus álios christiános, eos accípimus véluti donum quod nobis tribúitur”: hoc plánius dixit Francíscus.   

“Haud désino fírmiter condemnáre quamvis antisemitísmi spéciem”, ita ait Papa recípiens, occasióne Diéi memóriae, societátem “Simon Wiesenthal”, quae máxime contra aliárum stírpium ódium agit. Réfert nobis Emmanuéla Campanile:

Recípiens in audiéntia generáli sodáles institúti “Simon Wiesenthal”, Papa Francíscus memorávit diem liberatiónis castri carcerális nazistórum in Polónia, atque denuntiávit abséntiam verbórum prae “immoderatióne verbórum consumendórum” quia “siléntium est ad memóriam tutándam”; sine memória exstínguitur tempus futúrum. Papa strénue confirmávit condemnatiónem antisemitísmi ac “barbáricam huius renovatiónem” novíssimis tempóribus. Póntifex invitávit ad “proscindéndum solum ódii, pacem seréndo, cum redintegrántur ac sustentántur ii qui a vita sociáli excludúntur; exhortátus est deínde ut Christiáni et Hebrǽi una simul operéntur, “ad spátium fraternitátis colándum”.

(NEWS)

In fine oratiónis Mariánae, die domínico praetérito, Francíscus exoptávit ut bene céderet congréssus Berolinénsis de magno discrímine in Líbya, ex quo manifestátae sunt deliberatiónes quae invitárent partes líbycas ad ”bellum extinguéndum”. Sanctus Pater exhortátus est étiam ut iter suscipiátur ad ”solutiónem negotiálem” adhibendam.

Póntifex núntium misit occasióne quinquagésimi Davoniénsis oeconómici Congréssus, in Helvétia habiti, invítans ad individualísmum superándum atque ad offícium morále habéndum de mútua cura adhibénda, quia ”omnes sumus sodáles únicae famíliae humánae”.

Salutátio quaedam, auspícium et invitátio pronuntiántur ad orándum pro donis pacis, diálogi atque solidarietátis. Ita Papa in fine audiéntiae generális se convértit ”ad complúres viros mulierésque” qui in Extrémo Oriénte die vicésimo quinto mensis Ianuárii primum anni novi diem celebrábunt.

Haec ómnia sunt pro hac editióne. Gratias ágimus pro attentióne; conveniémus íterum hebdómada próxima.

(ITALIANO)

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

 25 gennaio 2020

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, il Pontefice: l’accoglienza è un’ “importante virtù ecumenica”

Si avvicina il Giorno della memoria: Francesco riceve il Centro Simon Wiesenthal” e ribadisce la condanna di ogni forma di antisemitismo.

Il Papa parla alla comunità internazionale: appello per la pace in Libia e messaggio al Forum di Davos.

Un cordiale saluto a tutti voi in ascolto da Eugenio Murrali e bentrovati per questa nuova edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

All’udienza generale di mercoledì scorso, Papa Francesco ha ricordato la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e sottolineato che l’accoglienza è “un’importante virtù ecumenica”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Francesco, nella catechesi all’udienza generale, si è soffermato sugli Atti degli Apostoli che raccontano del naufragio a Malta, della fede incondizionata di Paolo in Gesù e dell’accoglienza spontanea degli isolani, segno dell’amore di Dio. Questo dell’ospitalità, ha ricordato il Pontefice, è il tema scelto dalle comunità di Malta e Gozo per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il naufragio di Paolo ci riporta a quanto accade oggi in mare, quando la disperazione induce ad affrontare le onde e le tempeste ma invece di trovare comprensione, chi sopravvive trova ostilità. Se siamo davvero fratelli in Cristo l’ospitalità diventa “un’importante virtù ecumenica” che non è, sottolinea Francesco, “un atto di generosità a senso unico, perché quando ospitiamo altri cristiani li accogliamo come un dono che ci viene fatto”.

“Non mi stanco di condannare fermamente ogni forma di antisemitismo”, così il Papa ricevendo, in vista del Giorno della memoria, il “Centro Simon Wiesenthal”, impegnato a combattere ogni forma di razzismo. Ce ne parla Emanuela Campanile:

Papa Francesco, ricevendo in udienza il “Centro Simon Wiesenthal”, ha ricordato il giorno della liberazione del campo nazista di Auschwitz, che si trova in Polonia, e invocato l’assenza di parole dinanzi al “consumismo verbale” perché è “il silenzio a custodire la memoria”, senza la quale si annienta il futuro. Il Papa ha ribadito con forza la condanna per l’antisemitismo e per le “barbare recrudescenze” degli ultimi tempi. Il Pontefice ha invitato a “dissodare il terreno dell’odio”, seminando pace, reintegrando e sostenendo chi è emarginato, e ha esortato cristiani ed ebrei a lavorare insieme per coltivare “il terreno della fraternità”.

(NEWS)

Domenica scorsa, al termine dell'Angelus, Francesco ha augurato la buona riuscita del summit di Berlino sulla crisi in Libia, da cui sono poi emerse delle conclusioni che invitano le parti libiche a raggiungere un vero e proprio “cessate il fuoco”. Il Santo Padre ha esortato a un cammino che conduca a una soluzione negoziata.

Il Pontefice ha inviato un messaggio per la 50esima edizione del World Economic Forum in Svizzera invitando a superare l’individualismo e ad avere l’obbligo morale di prendersi cura l’uno dell’altro, perché “Siamo tutti membri dell’unica famiglia umana”.

Un saluto, un augurio e l’invito a pregare per i doni della pace, del dialogo e della solidarietà. Così il Papa, al termine dell’udienza generale, si è rivolto a “molti milioni di uomini e donne” che il 25 gennaio, in Estremo Oriente, celebreranno il capodanno lunare.

È tutto per questa edizione, grazie per essere stati in ascolto, a risentirci alla prossima settimana.

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25 gennaio 2020, 12:40