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Cristiani e musulmani: servire l’umanità insieme

Il servizio agli altri e all'umanità anche attraverso la cura del Creato; la libertà di coscienza e la promozione della libertà di religione sono tra i punti più importanti emersi dall'XI Colloquio tra il Centro per il Dialogo interreligioso e interculturale della Islamic Culture and Relations Organization e il Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, che si è concluso a Teheran

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Si è tenuto a Teheran, in Iran, l'XI Colloquio tra il Centro per il Dialogo interreligioso e interculturale della Islamic Culture and Relations Organization e il Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso. L'appuntamento, della durata di due giorni (11 - 12 novembre), si è svolto sotto la presidenza congiunta di Abuzar Ibrahimi Turkaman, presidente della Islamic Culture and Relations Organization, e del cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso.

Il tema del Colloquio

Cristiani e musulmani: servire l’umanità insieme, è stato il  tema del Colloquio, il cui prossimo appuntamento è previsto nel 2020 a Roma. Durante la sessione inaugurale, oltre alle parole introduttive del dottor Turkaman e del cardinale Guixot, l’Ayatollah Abolghasem Alidoust Abarghouei, della Facoltà dell’Islamic Research Institute for Culture and Thought, ha tenuto un discorso sulla “Fratellanza umana”. Al termine dell'incontro, i partecipanti hanno stilato un elenco di sei punti ritenuti fondamentali ed emersi nel confronto della due giorni.

Il servizio agli altri e all'umanità

I primi due temi emersi durante il Colloquio, mettono in rilievo l'importanza fondamentale per i cristiani e i musulmani del servizio agli altri, "specialmente i malati, i poveri e i bisognosi", e del servizio all'umanità che "esige che tutti gli esseri umani nel mondo siano trattati senza discriminazione" e "con un senso di umanità, anche in situazioni di guerra o sotto sanzioni internazionali  In particolare, si legge nel documento, "servire gli altri testimonia l’amore universale di Dio per tutti gli esseri umani, poiché Egli ha creato ognuno e ogni cosa e si prende cura del Suo creato con lo stesso amore". 

Libertà di coscienza e di religione

Pietra d'angolo dell'edificio dei diritti umani è "la libertà di coscienza e di religione" che, specificano i partecipanti al colloquio, "va preservata e promossa".

Diritti e doveri

Nella certezza che i doveri "sono inscindibili dai diritti", si afferma che ogni persona e gruppo "mentre difende i propri diritti", deve impegnarsi al meglio "per adempiere" ai propri doveri sia verso la famiglia sia verso la comunità e società.

La custodia del Creato

Espressione di un "servizio particolare e urgente all'umanità", hanno infine sottolineato i partecipanti, è la custodia del Creato. Così come gli altri cinque, anche quest'ultimo punto richiama ad un impegno comune e collettivo che "esige la collaborazione di tutti i credenti e le persone di buona volontà". 

Al termine dei lavori, il Pontificio consiglio per il Dialogo interreligioso ha espresso profonda gratitudine al Centro per il Dialogo interreligioso e interculturale e alla Islamic Culture and Relations Organization per la loro calorosa accoglienza e generosa ospitalità. Il prossimo Colloquio, che si terrà nel 2021 a Roma, sarà preceduto da un incontro preparatorio nel 2020. 

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15 novembre 2019, 14:35